La Cantina di Soave presenta il “bilancio sociale”

La Cantina di Soave presenta il “bilancio sociale”

Cantina di Soave, la realtà cooperativa di primo grado più grande d’Italia, chiude il bilancio 2009-10 con un fatturato di 81 milioni di euro e con una crescita a valore del +3% e in volume del +7% per un totale di circa 120 milioni di litri. È stato annunciato ieri all’Hotel Leon d’Oro di Verona dal presidente Attilio Carlesso, che con soddisfazione ha sottolineato l’incremento del +16% sul totale dei vini a marchio.

Novità dell’anno: la presentazione del bilancio sociale, che illustra l’impatto economico e sociale nell’Est veronese di questa massiccia realtà nata nel 1898. «I nostri 2.200 soci provengono da oltre 30 comuni e conferiscono uve in una quantità simile a quella di un’intera regione, il Trentino, per un totale di 1.083.000 quintali di uve annue», ha spiegato Carlesso. «La nostra Cantina garantisce a ciascuno di loro una media di 20 mila euro di reddito all’anno, per non parlare dell’indotto più ampio, costituito dai fornitori, alle banche fino a un ampio numero di stakeholder».

Cantina di Soave

Il presidente Attilio Carlessi, a destra, e il direttore generale Bruno Trentini

6.400 gli ettari vitati, 27 le linee di pigiatura, 4 quelle di appassimento e 12 gli “appassitoi” della Cantina. E per il 2009-10 sono stati liquidati 37,5 milioni di euro con risultati apprezzabili in tema di remunerazione delle uve per la produzione di Soave Classico e di Valpolicella, cresciute rispettivamente del +7% e del +3% in rapporto alla vendemmia precedente. Particolare di non poco conto: l’azienda controlla oggi il 48% della produzione totale di Soave Doc, il 43% di Soave Classico, il 49% di Valpolicella Doc e il 70% di Lessini Durello.

«La politica di valorizzazione perseguita nel tempo ha fatto inoltre sì che l’imbottigliato incidesse per il 58% sul fatturato totale, in particolare del 48% per l’Italia e del 69% per l’estero», ha evidenziato il direttore generale Bruno Trentini. Tra i mercati esteri la Germania si piazza in pole position con 12 milioni di euro per l’imbottigliato, seguita dalla Gran Bretagna con 10 milioni di euro, da Austria (+50%) e Svizzera (+13%). Crescita record, inoltre nei Paesi Scandinavi, con un incremento nelle vendite di Soave, Valpolicella, Ripasso e Amarone a quota 8 milioni di euro (+80%). E crescono anche gli investimenti.

Negli Stati Uniti, ad esempio, è stato avviato un progetto di comunicazione e promozione triennale per vini bag-in-box come Cabernet-Corvina o Garganega-Pinot grigio, una campagna a vantaggio del marchio di alta gamma Rocca Sveva ed è stata lanciata la nuova linea Soave Doc Re Midas e Corvina Igt Re Midas per i wine shop e le catene specializzate, a partire dalla Grande Mela.

E per l’Italia sono stati annunciati la telepromozione attiva dal 29 novembre a metà dicembre alle 19.45 nel programma condotto da Gerry Scotti Chi vuol esser milionario, spot su La7 e su Canale Italia. Protagonista lo spumante con Chardonnay e Pinot nero Maximilian I Brut a metodo Charmat, uno dei vini trendsetter della Cantina di Soave.

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© Riproduzione riservata - 26/11/2010

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