In Italia

In Italia

In mostra i 60 anni del Pinot grigio Santa Margherita

3 Luglio 2021 Elena Erlicher
In mostra i 60 anni del Pinot grigio Santa Margherita

Santa Margherita ha festeggiato il sessantesimo anniversario del suo vino icona con un’esposizione nel Convento di San Francesco della Vigna a Venezia. Le opere-etichette saranno selezionate per dar vita a una collezione speciale. La location ospita anche il vigneto urbano curato dal team tecnico di Santa Margherita.

Santa Margherita ha celebrato i 60 anni del suo Pinot grigio con la mostra “Off the Skins” nel chiostro del Convento di San Francesco della Vigna a Venezia. La temporary exhibition è stata realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Istituto europeo di design (Ied) di Venezia e curata da Current. Il titolo della mostra evoca il processo produttivo da cui nasce il vino; quella separazione tra mosto e bucce (off the skins) che ha dato vita al primo Pinot grigio vinificato in bianco della storia, uscito sul mercato nel 1961. «Un vino icona oggi esportato in 90 Paesi», dichiara il conte Gaetano Marzotto, presidente del gruppo vinicolo veneto. «Fresco, fruttato, delicato e genuino – gli elementi chiave del suo successo».

Dalla genesi ai giorni nostri

“Off the Skins” racconta per immagini la storia del successo del Pinot grigio Santa Margherita. «Abbiamo chiesto ai giovani studenti dello Ied di interpretare questo vino-icona del made in Italy», spiega il prof. Davide Aquini di Ied, «interpretando in chiave illustrativa le sei decadi attraverso le quali si snoda la sua storia, in modo da richiamare i valori aziendali».
Così nascono 14 serie di immagini che accompagnano il visitatore dalla genesi del Pinot grigio negli anni Sessanta a opera del lungimirante e visionario conte Gaetano Marzotto, nonno dell’attuale presidente, fino ai giorni nostri con l’azzeramento dell’impronta carbonica di quasi 2 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Sei tra queste opere, pensate come prototipi di etichetta, saranno selezionate per comporre una collezione esclusiva di Pinot grigio Santa Margherita.


La serie di opere-etichette della giovane designer dello Ied Beatrice Dalla Paola, dedicate all’universo femminile

Il Pinot grigio Santa Margherita e le donne

Le immagini sono allestite su rotoli di tessuto appesi, come papiri, che evocano memoria e contatto tra il terreno (il terroir) e il mondo delle idee (la visione del fondatore Gaetano Marzotto). Tra queste ci ha colpito il progetto di Beatrice Dalla Paola, dedicato alle “grandi donne che hanno saputo rappresentare l’universo femminile lungo le diverse decadi di vita del Pinot grigio Santa Margherita”. Una serie di opere (tra le quali una Margaret Thatcher un po’ punk) che ha tradotto in linguaggio artistico l’idea del fondatore, che già allora vedeva nella donna (soprattutto anglosassone) il suo nuovo ruolo strategico nella scelta e nella fruizione del vino. Altre serie interessanti riguardano gli aforismi, i versi della Divina Commedia di Dante e la sostenibilità.


Il vigneto urbano ad alberello impiantato a Glera e Malvasia

Esperienza a 360 gradi

In questa esperienza accompagnano il visitatore varie essenze diffuse nel chiostro del convento, che evocano le note agrumate, pulite e fresche tipiche del Pinot grigio Santa Margherita, seguite dai sentori dolci e appetitosi di frutti a polpa bianca. E anche l’orecchio vuole la sua parte, con l’ascolto della composizione musicale creata per l’occasione dalla sound artist Yilin Zhu, e ispirata ai suoni della fermentazione, della lavorazione, dell’imbottigliamento e del vino versato nel calice. 


Padre Stefano, responsabile del convento, il conte Gaetano Marzotto, presidente del gruppo vinicolo Santa Margherita, e Beniamino Garofalo, amministratore delegato

Il vigneto urbano di Glera e Malvasia

Nel convento è presente anche il più antico vigneto urbano di Venezia, che dal 2019 viene curato dagli agronomi di Santa Margherita. 
«Qui abbiamo impiantato Glera e Malvasia», spiega Beniamino Garofalo, amministratore delegato del gruppo vinicolo, «varietà che con la città di Venezia condividono la notorietà mondiale, il grande carattere e la bellezza. Si tratta di piante allevate ad alberello secondo i principi della viticoltura biologica; l’anno prossimo saranno anche certificate, per una produzione limitata a 2.000-2.500 bottiglie».

Foto di apertura: il Pinot grigio Santa Margherita è stato il primo ad essere vinificato in bianco nel 1961, diventando un’icona riconosciuta a livello mondiale

In Italia

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Nelle vigne della Tenuta Greppo si cambia tutto perché nulla cambi

Una giornata a tu per tu con il direttore tecnico Federico Radi […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati