Premium Premium Nicolò Scarano

Perché è utile fare un bilancio di sostenibilità?

Perché è utile fare un bilancio di sostenibilità?

La normativa Ue spinge sempre più aziende a rendicontare la propria sostenibilità in base a criteri precisi. Con Open Impact, start-up accreditata dalla Bicocca di Milano, scopriamo che ne derivano benefici in termini di reputazione e relazione.

L’articolo fa parte della Monografia Impatto (Civiltà del bere 3/2024)

Il Bilancio di sostenibilità è uno strumento di rendicontazione che le aziende utilizzano per comunicare il proprio impegno e i risultati raggiunti in ambito economico, sociale e ambientale. Una pratica che ha origine negli anni ’90, quando alcune grandi imprese pioniere hanno iniziato a pubblicare report “non finanziari” per condividere informazioni sulla loro responsabilità sociale e ambientale.

Gli attori in scena

Nel corso degli anni, la rendicontazione non finanziaria ha progressivamente assunto un ruolo sempre più importante all’interno dei processi aziendali. Ciò è stato reso possibile principalmente dall’impegno di tre diversi attori che hanno contribuito in maniera sostanziale all’evoluzione della rendicontazione di sostenibilità: le istituzioni, che dopo la Conferenza sul clima COP21 di Parigi, hanno cominciato ad affrontare il problema del global warming con maggiore convinzione; la società civile e i portatori d’interessi che agiscono all’interno del sistema economico, che hanno iniziato a dedicare attenzione crescente ai comportamenti e alle performance ambientali delle aziende, orientando le loro scelte di consumo e investimenti verso le imprese più virtuose da questo punto di vista, a parità di rendimento e solidità; diversi attori del mondo economico-finanziario che, per rispondere a nuove esigenze informative, hanno sviluppato iniziative di respiro internazionale, contribuendo alla promozione e standardizzazione della rendicontazione di sostenibilità.
Tra questi ultimi, si segnalano il Climate Disclosure Project (CDP), il Global Reporting Initiative (GRI) – i cui indicatori abbiamo scelto di considerare negli articoli che seguiranno (Monografia ImpattoCiviltà del bere 3/2024), perché maggiormente diffusi a livello internazionale, ndr – l’lnternational Sustainability Standards Board (ISSB) e la Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD).

impatto bilancio
La normativa del parlamento europeo Corporate Sustainability Reporting Directive offre una struttura compatibile con gli indici maggiormente accreditati e allarga la platea di imprese che dovranno conformarvisi © Lukas – Unsplash

La nuova direttiva europea

Più recentemente, l’Unione europea ha deciso di mettere la lotta al cambiamento climatico al centro delle proprie iniziative di policy. Tra queste spicca la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che rappresenta un importante passo avanti per la trasparenza e la responsabilità delle aziende in materia di sostenibilità. Questa direttiva n. 2022/2464, che sostituirà la precedente 2014/95/UE, introduce nuove norme per la rendicontazione di sostenibilità, offrendo un framework compatibile con gli standard di reporting maggiormente accreditati e allargando la platea di imprese che dovranno conformarsi alla nuova regolamentazione.
La CSRD prevede che i report di sostenibilità delle imprese includano informazioni dettagliate su tre pilastri fondamentali: (i) gli impatti ambientali; (ii) gli impatti sociali; (iii) gli impatti di governance. Per quanto riguarda il primo pilastro, l’attenzione è posta sul livello di emissioni di CO2, sul consumo di risorse naturali, sull’inquinamento acustico e chimico, e sulla tutela della biodiversità. In materia di impatti sociali, invece, i temi di maggior rilievo sono le condizioni di lavoro, salute e sicurezza dei dipendenti, l’inclusione e la diversità. Infine, relativamente agli impatti di governance, si prevede che vengano diffuse informazioni circa la struttura aziendale, le politiche di gestione del rischio e le politiche in materia di compliance (conformità alle regole), trasparenza e accountability (responsabilità).
Naturalmente, il livello di dettaglio richiesto dalla CSRD è elevato, poiché è necessario rendicontare non solo le performance in senso stretto – ad esempio, singoli data points (osservazioni) relativi a indicatori specifici – ma anche gli obiettivi operativi e strategici, riconciliandoli con la strategia aziendale di breve, medio e lungo periodo.

Vantaggi e credibilità

Gli obiettivi dichiarati della CSRD sono ambiziosi, e allo stesso tempo urgenti. Da una parte c’è la necessità di migliorare la trasparenza delle aziende, rendendo più accessibili e comprensibili i report di sostenibilità e facilitando la comparazione. Dall’altra, emerge l’esigenza di promuovere l’integrazione della sostenibilità. La CSRD incoraggia infatti le aziende a inserire la sostenibilità nelle loro strategie di business, un’occasione unica per iniziare un nuovo percorso di crescita basato su innovazione, ricerca e sviluppo di soluzioni sostenibili. Infine, il rafforzamento e il miglioramento della governance aziendale sono elementi essenziali per restituire credibilità alla responsabilità che è propria del rapporto tra imprese e stakeholder.

All’interno di un piano strategico aziendale

Anche per le aziende del settore vitivinicolo, la redazione di un Bilancio di sostenibilità credibile e completo è strettamente connessa agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) che tutti ci poniamo sempre di più in questi anni. Attraverso questo strumento, il settore potrà rendicontare i progressi compiuti nel raggiungimento di tali obiettivi e comunicare il proprio impatto positivo in ambito ambientale, sociale e di governance, con forti vantaggi dal punto di vista reputazionale e relazionale verso le comunità di riferimento.
Con un’accortezza: la credibilità nel comunicare il proprio impegno e i risultati raggiunti non potrà andare separatamente rispetto al piano strategico aziendale, possibilmente su un orizzonte a medio e lungo termine. Solo così si potrà cogliere pienamente l’impegno dell’azienda e il valore dell’impatto che essa genera, soprattutto in un settore con le radici ben piantate nel territorio e nelle persone come è quello del vino.

Foto di apertura: un tempo appannaggio delle grandi imprese, oggi il bilancio di sostenibilità sta diventando strategico per ogni azienda © Chayanuphol – Shutterstock

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© Riproduzione riservata - 15/01/2025

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