In Italia

In Italia

Il profumo del Chianti – Storia di una famiglia di vinattieri. Piero Antinori presenta il suo libro a Firenze

2 Dicembre 2011 Emanuele Pellucci
Firenze ha reso omaggio ad uno dei suoi cittadini più illustri, il marchese Piero Antinori, che ieri ha presentato nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio il suo libro Il profumo del Chianti – Storia di una famiglia di vinattieri (Mondadori). Di fronte alla famiglia al completo e a un folto pubblico di amici, nobili fiorentini, giornalisti e dipendenti della storica casa vinicola, Piero Antinori non ha nascosto, a un certo punto, un pizzico di commozione ascoltando le parole del cugino conte Gaddo della Gherardesca e del sindaco Matteo Renzi, con lui al tavolo dei relatori. Il primo ha fatto un excursus della storia familiare, dalle sue radici fino al futuro, rappresentato dalle tre figlie del marchese, Albiera, Allegra e Alessia, definendo ad un certo punto il cugino “un uomo di un altro pianeta” per quanto ha fatto nel lavoro e per il suo stile. Il sindaco Renzi, con la sua esuberante carica affabulatoria, riallacciandosi al ruolo che hanno e avranno le figlie Antinori, ha ricordato che la città di Firenze deve molto alle donne, a cominciare dall’Elettrice Palatina, colei che, tra le altre cose, fondò la Galleria degli Uffizi. Da parte sua, Piero Antinori ha affermato che il libro è stata l’occasione per ripercorrere ricordi che “altrimenti sarebbero passati nel dimenticatoio”, e anche per lasciare una traccia per le future generazioni della famiglia. Molti altri i temi trattati, dall’amore per la terra e il vino (“trattato come un figlio”) al non aver mai accettato cariche pubbliche (“con la mia attività già ci sono nel pubblico”), dagli insegnamenti avuti dal padre Niccolò fino all’ammettere di avere avuto anche fortuna nel lavoro e nella vita. “Quest’anno sono 45 anni che ho la responsabilità dell’azienda”, ha concluso il marchese, “e posso dire che ho sempre avvertito, nel mio lavoro, l’importanza di essere fiorentino. Anzi, mi sento orgoglioso di questo fino in fondo, e mi rammarico se nel libro non ho marcato troppo questo aspetto. Lo farò nel prossimo. Se avrò voglia di scriverlo…”.

In Italia

WOW! The Italian Wine Competition 2025: i 9 Best in Class

Ecco i vini più meritevoli per tipologia, che hanno conquistato la giuria […]

Leggi tutto

Cantina Terlano: l’evoluzione dei grandi bianchi attraverso le annate

Una verticale che abbraccia oltre trent’anni e le etichette di punta aziendali, […]

Leggi tutto

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati