In Italia In Italia Alessandro Torcoli

Wine&Sardinia: il piccolo festival di Sorgono è una grande occasione 

Wine&Sardinia: il piccolo festival di Sorgono è una grande occasione 

Si svolge in Barbagia l’esposizione vinicola, alla quale partecipano diversi produttori della regione. Quest’anno un talk-show sulle “piccole patrie” con il presidente Ais Sandro Camilli, il critico Daniele Cernilli e il comunicatore Riccardo Gabriele.

Il 21 ottobre si è chiusa la nona edizione di Wine&Sardinia, la piccola esposizione vinicola di Sorgono, nel Mandrolisai, al centro della Sardegna, scrigno di biodiversità naturale e culturale. Consigliamo questo evento per alcune caratteristiche. Si anima negli stessi giorni delle Cortes Apertas, appuntamento di Autunno in Barbagia, e consente di vivere l’atmosfera delle tradizioni locali. È possibile visitare gli antichi cortili (le cortes) e acquistare prodotti tipici, assistere alla vestizione pubblica con le antiche maschere di Sorgono, di origine precristiana, e assaggiare i vini della zona e dintorni.

A spasso tra i banchi d’assaggio

Condividiamo alcuni assaggi interessanti. Abbiamo incontrato Fabio, nipote di Paolo Savoldo Fradiles, i cui vini sono stati tra i primi in zona a ottenere visibilità nazionale, grazie al premio “Cantina emergente” della prima edizione della Guida essenziale di Daniele Cernilli: si passa da espressioni cariche di frutto a quelle ricercate in stile ossidativo.
Da questo territorio provengono anche I Garagisti di Sorgono, altra realtà che ha cominciato a farsi conoscere sul continente. Pietro Uras e Simone Murru ci hanno presentato il nuovo Garage, con etichetta che raffigura un monello che tira di fionda. Il vino è semplice, non banale, facile di beva. In un incrocio di esperienze isolane, da Oliena abbiamo conosciuto Pietro Salis e il suo Galu: «Un bicchiere chiama l’altro», dice e in effetti è così. Le etichette evocano un universo di formiche stilizzate, «perché qui certi cognomi sono così diffusi che è necessario usare dei soprannomi, io sono il formica».

Conferme e produzioni originali

Dalla Gallura arriva una nuova piccola stella: Tenute Satta, che nel suo ottimo Massaieddhu, Vermentino di Gallura Superiore Docg racchiude frutto e sapidità, con corpo sostenuto da brillante acidità. Alla postazione accanto, un altro vino interessante: Andrea Addis, con esperienze friulane, ci ha presentato un prodotto che ha fatto parlare di sé e che potrebbe essere inserito in una rubrica “famolo strano”: Pedra Lughente della Cantina La Granitica. Affinato in granito, appunto, con 4 giorni di estrazione sulle bucce. Vantaggi del materiale? «Non si scalda molto e non cede carbonato di calcio, preservando l’acidità», spiega Addis.

Conversazione sulla costruzione d’identità

L’evento si è concluso con il talk-show “Piccole patrie: creare l’identità di un luogo”. Durante l’incontro, coordinato da chi scrive, abbiamo definito il concetto di “piccola patria”: luogo in cui si riconosce un’unità e identità di territorio non solo vinicola, ma sociale e culturale. L’Italia ne è piena, e alcune stanno riemergendo. Come esempio sardo, c’è la Barbagia, ma anche il Sulcis o la Gallura.
Nel suo intervento Sandro Camilli, presidente Ais, ha portato il caso di Narni (Umbria) e del lavoro di squadra portato avanti in questo territorio, con un’apertura verso altre produzioni centrate sul medesimo vitigno, il Ciliegiolo.

Il ruolo della comunicazione e del giornalismo

Il comunicatore Riccardo Gabriele in Valdera (Terre di Pisa) sta portando avanti un lavoro di definizione dei caratteri specifici e della loro comunicazione, anche attraverso una riscrittura del disciplinare di produzione della Doc locale. Al critico Daniele Cernilli abbiamo chiesto di commentare il ruolo del giornalismo enologico nel valorizzare l’identità territoriale e aprire la strada al successo dei luoghi, menzionando la storia di Montalcino, che in meno di mezzo secolo da terra desolata si è trovata nell’empireo delle zone più ammirate. «Nel 1977 si contavano cinque produttori a Montalcino», ha ricordato Cernilli, «oggi sono 265. Gli ettari vitati erano 100, ora sono 2.500». Il moto di avvio fu impresso da due aziende: Biondi Santi (che ne fece un vino di lusso) e Banfi della famiglia Mariani, grazie a ingenti investimenti sul mercato statunitense, poi divenuto centrale.
Per Gabriele la chiave del successo per promuovere una “piccola patria” è la chiarezza (dei contenuti e della comunicazione), unita a un’identità ben definita. Anche Camilli si è detto convinto dell’importanza della chiarezza nella scrittura del disciplinare di produzione.

L’impronta distintiva del Bovale nella Doc Mandrolisai

E a proposito del Mandrolisai, la terra che ci ha ospitati, Cernilli ha detto di aver trovato vini piuttosto riconoscibili, quindi con un’identità definita, soprattutto grazie all’impronta distintiva del vitigno Bovale. Ricordiamo che la Doc prevede un assemblaggio di Bovale (min. 35%), Cannonau e Monica. Il produttore Paolo Fradiles ha raccontato che i vigneti dei nonni avevano percentuali di Bovale fino al 70%.
Tra gli interventi dalla platea, menzioniamo quello di Renzo Peretto dell’Agenzia regionale Laore, che ha rimarcato l’importanza della coesione territoriale, specialmente quando si parla di promozione, perché, ad esempio, per accedere ai finanziamenti (fino alla copertura dell’80% dei costi per operazioni di incoming) è necessario istituire un consorzio.

LE AZIENDE PROTAGONISTE

Agricola Soi (Nuragus) – Azienda Vinicola Lotta (S. Nicolò d’Arcidiano) – Cantina Alessandro Bocca (Dorgali) – Cantina Carboni (Ortueri) – Cantina Cumitasanna (S. Antonio di Gallura) – Cantina del Mandrolisai (Sorgono) – Cantina Didattica Istituto Agrario (Sorgono) – Cantina Gianfranco Caria (Sorgono) – Cantina La Granitica (Luras) – Cantina Mesania (Atzara) – Cantina Salis (Oliena) – Cantina Trexenta (Senorbi) – Cantina Udus (Pula) – Cantina Su Binariu (Sorgono) – Fradiles Vitivinicola (Atzara) – I Garagisti di Sorgono (Sorgono) – La Dolce Vigna (Atzara) – Meana Terra del Mandrolisai (Meana Sardo) – Sinis Wines Cantina Contini (Cabras) – Sinis Wines Tenute Evaristiano (Milis) – Sinis Wines Cantina sociale del Rimedio (Oristano) – Sonora Vinae (Mamoiada) – Tenute Faragò (Cagliari) – Tenute Lattias (Nurri) – Tenute Satta (Luras) – Vini Tramonti (Sorso)

In apertura: il festival Wine&Sardinia porta al centro del territorio vini e tradizioni antiche

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© Riproduzione riservata - 07/11/2024

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