I Vini del 2013: Mastroberardino punta su Radici Taurasi 2008
Radici, Taurasi Docg 2008
Simbolo della storia dell’azienda – le più antiche bottiglie di Taurasi conservate in cantina risalgono al 1928 – il Radici è il primo frutto di un progetto agronomico che negli anni Ottanta rinnovò i vigneti Mastroberardino, passando alla viticoltura a spalliera e selezionando micro-zone vocate per dare più personalità e struttura al vino, con studi che proseguono nel presente. Racconta l’enologo Massimo Di Renzo: «Fin dall’esordio, con l’annata 1986, questo Aglianico mostrò in tutto il mondo il carattere forte e deciso degli Irpini. E ancora oggi dimostra una longevità straordinaria». Alla lunga macerazione delle uve (selezionate a Mirabella Eclano e Montemarano) e la malolattica in acciaio, segue un affinamento classico di due anni in legno (metà in barrique e metà in botte grande) e altri due in bottiglia.
Fascia di prezzo: da 20 a 30 euro.
Uve: Aglianico 100%.
Gradi: 13,5% vol.
Vinificazione e affinamento: 24 mesi in legno, 24 mesi in bottiglia.
Longevità: almeno 40 anni.
Formati speciali: mezza bottiglia, Magnum, doppio Magnum.
Note: 5 grappoli Ais 2013, 3 bicchieri Gambero Rosso 2013.
Abbinamenti: formaggi stagionati o agnello alla brace.
Tag: Mastroberardino, Radici Taurasi© Riproduzione riservata - 15/03/2013