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I vincitori del Premio Masi 2023

I vincitori del Premio Masi 2023

La 42esima edizione del riconoscimento di Fondazione Masi con il fil rouge “Radici e Prospettive”. Tra i premiati il lessicografo Cannella, il “Nobel dell’acqua” Rinaldo, l’azienda veneziana Stevanato Group e i fumettisti giapponesi Kibayashi. La massima onorificenza (il Grosso d’Oro veneziano) alla regista iraniana Banietemad.

L’idrologo Andrea Rinaldo. Il lessicologo Mario Cannella. I mangaka Yuko e Shin Kibayashi. L’impresa veneta leader nella produzione di contenitori di vetro Stevanato Group e la regista iraniana Rakhshan Banietemad. Fondazione Masi ha svelato i nomi dei vincitori della quarantaduesima edizione del Premio Masi, dal tema “Radici e Prospettive”, che il 27 ottobre firmeranno la botte di Amarone nella cantina dell’azienda vinicola a Gargagnago di Valpolicella.

Tradizioni e futuro

La cerimonia-evento di consegna del premio, o meglio dei premi visto che negli anni si sono aggiunti importanti categorie al prestigioso riconoscimento, è prevista alla pieve di San Giorgio di Valpolicella. Sarà possibile seguirla in diretta sul sito della Fondazione stessa e o in differita, domenica 19 ottobre, su TeleArena.
“Radici e Prospettive” è un’apparente contraddizione in termini. In realtà rappresenta «l’unica via possibile per tutti noi che amiamo tenere care le nostre preziose tradizioni e insieme guardare avanti, innovare», ha commentato Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice, giornalista e presidente della Fondazione Masi.

Veneti eccellenti

Riservato a personalità venete (per nascita, famiglia o adozione) “che si sono distinte nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia” il Premio Masi Civiltà Veneta è stato assegnato a Mario Cannella e Andrea Rinaldo.
Al primo, triestino e curatore del vocabolario Zingarelli, è stato riconosciuto il fondamentale “contributo all’approfondimento della tradizione e dell’evoluzione della lingua italiana” e della diffusione dell’idea, “anche presso le giovani generazioni, che la stessa rappresenti un organismo vivo e in continuo cambiamento, che non può essere arbitrariamente deformato né artificialmente conservato”.
Ingegnere idrologo veneziano, professore di costruzioni idrauliche all’Università di Padova, tra i pionieri dell’ecoidrologia (materia che indaga il rapporto tra l’acqua dei fiumi e le comunità vive) Rinaldo è stato anche il primo italiano insignito con lo Stockholm Water Prize (il “Nobel” per gli studi sull’acqua). Fondazione Masi lo ha premiato per «l’importanza dei suoi studi, di estrema attualità, volti a una giusta distribuzione dell’acqua, uno dei grandi temi mondiali di oggi e di domani».

Marco, Sergio e Franco Stevanato

Da Murano a Wall Street

In campo economico anche la storica impresa farmaceutica Stevanato Group ha ricevuto il Premio Masi Civiltà Veneta. In origine era una piccola vetreria per l’industria cosmetica (Soffieria Stella di Zelarino vicino a Venezia). Dal 1949 a oggi è cresciuta fino a diventare azienda leader mondiale nel settore medicale, quotata alla borsa di New York, con i suoi prodotti di altissima specializzazione. “Viene premiata”, si legge nelle motivazioni del riconoscimento della Fondazione Masi, “per il successo globale dell’impresa nel segno di una continuità vocazionale che attinge alla cultura e alle tecniche delle Venezie”.

I fratelli Kibayashi
Yuko e Shin Kibayashi

Vino raccontato a fumetti

Originale la scelta dei vincitori del Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino, dedicato alle personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale a esaltare l’antica cultura della vite e del vino. A vincerlo sono infatti i fumettisti giapponesi Yuko e Shin Kibayashi; sono gli autori del manga seinen (per lettori giovani e adulti) sul vino “Kami no shizuku” – divenuto all’estero “Drops of God” (o “Le gocce di Dio”).
Con la loro opera, tradotta in varie lingue e diventata una serie tv disponibile su Apple Tv+, “raccontano la scoperta del vino come iniziazione e rivelazione”.
«La giuria del Premio Internazionale Civiltà del Vino non poteva essere più in sintonia con ‘Radici e Prospettive’», ha commentato Sandro Boscaini, presidente di Masi. «Ha premiato infatti un mezzo comunicativo del vino, il manga, che già dal suo nascere in Giappone e in prospettiva in tanti Paesi recentemente aperti al vino, ne propone l’apprezzamento nel rispetto di un simbolo di cultura antica. In generale una comunicazione più appealing per i giovani».

Rakshan Banietemad
Rakshan Banietemad

Regista che difende i diritti delle donne iraniane

«Da sempre il Grosso D’Oro Veneziano porta alla luce un messaggio di cultura e solidarietà e progresso civile nel mondo», ha infine sottolineato Marco Vigevani, segretario Fondazione Masi, spiegando le motivazioni che hanno portato all’assegnazione dell’attestato alla regista e sceneggiatrice cinematografica iraniana Rakhshan Banietemad. Una scelta fatta per “l’alto valore artistico della sua opera e per la sua difesa dei diritti civili e della democrazia nella società iraniana”.
«È sembrato di estrema attualità», ha aggiunto Vigevani, «evidenziare la discriminazione che affligge le donne in Iran e non solo. E lo facciamo attraverso la sensibilità di una grande regista iraniana, che ai diritti umani ha dedicato pensieri profondi nella sua lunga e premiata opera».

Foto di apertura: Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola

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© Riproduzione riservata - 20/09/2023

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