In parallelo o connesso al vino naturale, esiste un ambito più concreto e strategico, fondato sul rispetto dell’uomo, dell’ambiente e sullo sviluppo economico. Qui le basi scientifiche sono solide, garantite e pertanto più oggettivamente certificabili.
Ormai da anni il concetto di naturalità applicato all’universo enoico è fulcro di accesi dibattiti, a cavallo tra scienza, filosofia e correnti di pensiero di matrice ideologica. È invece più recente la questione legata all’impatto ambientale, latu senso, determinato dalla vitivinicoltura. Il concetto di ecosostenibilità è diventato adesso il nuovo focus, parallelo e in parte intrecciato al tema dei cosiddetti “vini naturali”. In questa sede ci occuperemo proprio di tale e più recente tematica. Andiamo a esaminare le due principali e più rigorose certificazioni italiane: Viva (pubblica) ed Equalitas (privata), che attestano, ciascuna con proprie sfumature, il perseguimento – da parte delle aziende vinicole che le ottengono – di determinate condotte votate al rispetto dell’ambiente e non solo.
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