I finalisti del Premio Campiello Giovani sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene
Dal 14 al 16 settembre la cinquina dei ragazzi in lizza per l’edizione 2022 del Premio Campiello Giovani visiterà i luoghi più emblematici della Docg. Una full immersion nel territorio in cerca di ispirazione per un racconto dedicato al “gesto eroico della vendemmia”.
Vino e letteratura? Un’alleanza “da coltivare”, puntando in particolare sulle nuove generazioni. È lo spirito con cui il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg rinnova il suo sostegno al Premio Campiello Giovani, concorso letterario di respiro nazionale dedicato a ragazzi tra i 15 e i 22 anni. Si tratta di una costola del Premio Campiello tout court che, proprio come il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, nel 2022 celebra i suoi primi 60 anni.
Luoghi dove nasce l’ispirazione
I cinque finalisti dell’ultima edizione del Campiello Giovani, promosso e organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto, sono stati invitati a trascorrere tre giorni sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene per immergersi in prima persona in questo affascinante comprensorio Patrimonio Unesco. L’appuntamento è dal 14 al 16 settembre e include passeggiate tra le Rive in compagnia di uno storico locale, ma anche il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività di vendemmia e un tour nei luoghi più emblematici della denominazione. Quanto basta per trovare l’ispirazione per scrivere un racconto inedito, ispirato al “gesto eroico della vendemmia”.
Il commento del presidente Enrico Carraro
«La Fondazione Il Campiello da 27 anni mette al centro i giovani, coniugando il loro amore per la lettura e la scrittura con il sostegno attivo alla promozione del loro talento e del loro lavoro», spiega Enrico Carraro, presidente di Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto. «Siamo felici di poter offrire, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela, una nuova occasione ai nostri giovani per trovare stimolo dal lavoro, dalla passione e dall’amore per il territorio e la natura vivendo direttamente l’esperienza della vendemmia».
La soddisfazione della presidente Elvira Bortolomiol
«La Denominazione Conegliano Valdobbiadene è un territorio che ha ispirato penne molto celebri», precisa la presidente Elvira Bortolomiol. «Primo fra tutti Andrea Zanzotto, di cui abbiamo celebrato i cento anni dalla nascita proprio lo scorso anno. Il nostro paesaggio è stato l’impulso per alcune delle sue prose più intense, in cui lo ha immortalato. Ci entusiasma l’idea di accogliere sul territorio giovani talenti che possano immergersi nella bellezza delle nostre colline e trarne lo stesso slancio creativo».
Foto di apertura: Elvira Bortolomiol e Enrico Carraro, presidente di Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto
Tag: Consorzio Conegliano Valdobbiadene Docg, Elvira Bortolomiol, Enrico Carraro, Premio Campiello© Riproduzione riservata - 31/08/2022