In Italia

In Italia

Un nuovo Sangiovese per i centovent’anni di Cecchi

30 Ottobre 2013 Emanuele Pellucci
Cecchi festeggia quest’anno 120 anni di attività nel mondo del vino: quattro generazioni di dedizione, rispetto, amore e passione per la vite, per il territorio e per la divulgazione della toscanità nel mondo. Una storia che ha come tema Castellina in Chianti e il Chianti Classico e come racconto la Maremma, San Gimignano e più tardi anche l’Umbria. Oggi a guidare l’azienda sono i fratelli Cesare e Andrea Cecchi, che in questi anni di loro conduzione hanno ampliato e potenziato quanto di già importante aveva realizzato loro padre, il cavalier Luigi. LA RIVOLUZIONE DEGLI ANNI '90 - «Solo dopo circa 25 vendemmie posso dire di aver raggiunto la maturità giusta per poter vivere al meglio la complessità di questa impresa, dando un più preciso e veloce ritmo alla mia attività» dice Andrea, agronomo e responsabile tecnico del “pianeta Cecchi”. «Il vero passaggio generazionale, il grande cambiamento, è avvenuto tra la fine degli anni ’80 e l'inizio dei ’90, quando insieme a mio padre e a mio fratello Cesare decidemmo che era tempo di allargare la superficie vitata, comunque già importante con la proprietà di Villa Cerna, acquisendo la tenuta Castello Montaùto a San Gimignano e Val delle Rose in Maremma. Ogni trasformazione ed evoluzione sono state comunque frutto di riflessioni indirizzate a precisi obiettivi. Cecchi non ha mai ceduto a scelte impulsive. Velocità di esecuzione, ma con quella ponderatezza tipica dei tempi agricoli dove occorrono riflessione e strategia». CHIANTI APRIFILA DELL'EXPORT - Oggi l’azienda produce e commercializza 7 milioni e 600 mila bottiglie all’anno, che distribuisce in 50 Paesi. «Un tempo vendere all’estero era più affascinante perché riservava mille sorprese», aggiunge Cesare Cecchi, responsabile marketing. «Il primo vino a varcare i confini nazionali è stato il Chianti, che nel suo fiasco è diventato simbolo e icona del vino e della cultura italiana nel mondo. Di “internazionalizzazione” ci occupiamo da molto tempo e già negli anni ’70 gli Stati Uniti erano un mercato molto importante, così come la Germania e l’Inghilterra. Ed è stato proprio in questo periodo che in azienda abbiamo sentito la necessità di strutturare un ufficio con persone specializzate, che si occupasse esclusivamente di export». UN VINO PER L'ANNIVERSARIO - Per celebrare la 120esima vendemmia dell’azienda, i fratelli Cecchi hanno deciso di produrre un vino particolare, che uscirà sul mercato nel 2018. Un Sangiovese in purezza dei migliori filari delle vigne di Villa Cerna, un vino confezionato in magnum e bordolesi numerate. Nel frattempo è uscita nei giorni scorsi la vendemmia 2010 di Coevo, il prodotto che rappresenta la sintesi di un percorso molto profondo e importante nella storia di Cecchi. Questo vino, che unisce la Maremma al Chianti Classico, è frutto del blend di quattro varietà: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Merlot. Le percentuali variano ogni anno per prendere il meglio che quei vitigni danno nelle diverse annate.

In Italia

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Nelle vigne della Tenuta Greppo si cambia tutto perché nulla cambi

Una giornata a tu per tu con il direttore tecnico Federico Radi […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati