
I 10 anni del Solare, capolavoro di Capannelle nato per Pinchiorri
Il Solare di Capannelle è uno di quei vini che hanno qualcosa, cioè molto, da dire. Nato nella mente di Raffaele Rossetti, incontrò immediatamente il gusto dell’infaticabile ricercatore Giorgio Pinchiorri, che per alcuni anni acquistò l’intera produzione del vino. E’ un connubio di Sangiovese (80%) e Malvasia nera (20%) che esprime egregiamente i caratteri del suo territorio, il Chianti Classico di Gaiole, ma che si colloca in ogni modo fuori dagli schemi, in particolare fuori dalla Docg, che imponeva di utilizzare altri uve in unione con il Sangiovese.
Oggi alla guida di Capannelle c’è un nuovo proprietario, James B. Sherwood, ma in un caso davvero raro, il dna dell’azienda è immutato, con le sue scelte serie e pervicaci, il suo stile moderno ed elegante. In cantina oggi come allora dirige i lavori l’enologo Simone Monciatti, con passione e visione per il futuro. Mercoledì 21 settembre a Fiesole (Firenze) nella Sala del Cenacolo di Villa San Michele, splendido complesso alberghiero del gruppo Orient-Express Hotels Ltd (dello stesso Sherwood), ristoratori pluridecorati e sommelier hanno potuto degustare 10 annate di Solare, dalla prima 1996, la cui etichetta riportava ancora il disegno di un arcobaleno, sino al 2006 in vendita tra poche settimane. Un excursus enologico che ci ha dato la possibilità di ripercorrere più storie: quella del vino, naturalmente, e delle sue espressioni vendemmiali, ma anche di un’azienda e del suo territorio.
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Tag: Capannelle, Giorgio Pinchiorri, James B. Sherwood, Manuele Verdelli, Raffaele Rossetti, Simone Monciatti, Solare
© Riproduzione riservata - 23/09/2011
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