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Doctor Wine presenta la sua Guida essenziale 2016

12 Ottobre 2015 Jessica Bordoni
«Quest’anno siamo stati più buoni, abbiamo dato dei voti più alti». Così scherza Daniele Cernilli aprendo la conferenza stampa di presentazione della Guida essenziale ai vini d’Italia 2016 (edizione numero due, Mondadori), in scena sabato 10 ottobre all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Subito dopo, però, il Doctor Wine nazionale precisa: «La verità è che questa pubblicazione premia delle annate straordinarie, penso in particolare ai Brunello di Montalcino 2010, a tanti bianchi del 2013, senza dimenticare i Barbaresco e Barolo 2011».

Aziende selezionate senza campioni

In Italia le guide enologiche non sono poche e l’editoria nel suo complesso sta vivendo un momento difficile, ricorda lo stesso Cernilli. «Noi di Doctor Wine siamo arrivati per ultimi, nel 2014, ed è stato importante differenziarci. La Guida essenziale sceglie a priori le aziende da considerare: i miei collaboratori ed io non lavoriamo quasi mai richiedendo campioni. Ci affidiamo soprattutto alle Anteprime, alle degustazioni dei Concorsi nazionali e internazionali. Sono molto orgoglioso della squadra, sono tutti professionisti di lungo corso e di grande competenza».

Il linguaggio essenziale è 2.0

Anche il linguaggio vuole essere diverso, "essenziale": poche parole capaci arrivare al cuore del tasting, raccontando le caratteristiche sostanziali del vino. «Tutto è ridotto al minimo indispensabile, meno termini, ma più precisi. Oggi viviamo di tweet, di post su facebook, di rete. La nostra guida è in un certo senso 2.0 e non a caso nelle descrizioni aziendali ci sono sempre i riferimenti ai social oltre che al sito web».

Valutazioni: stelle, centesimi, faccine e pollici alzati

La Guida essenziale prevede due tipi di valutazioni: alle aziende e ai vini. Ogni azienda viene valutata per la sua affidabilità, per il suo prestigio con il simbolo delle stelline, fino a un massimo di tre. Quest’anno ci sono 86 tre stelle su 870 Cantine, circa il 10%. I singoli vini, invece, ricevono un punteggio in centesimi. Quest’anno l’etichetta più applaudita è il Brunello di Montalcino 2010 di Cerbaiona, 99/100, che vince anche la targa di Miglior vino rosso del 2016. Non possono mancare anche i faccini di Doctor Wine, che scattano in automatico sopra i 95 centesimi; sono in tutto 198. Da segnalare, infine, anche i pollici alzati, che rilevano un buon rapporto qualità prezzo per i vini fino a 15 euro.

La consegna dei premi speciali

Durante la cerimonia sono state consegnate le targhe alle aziende “stellate” e ai vini che si sono meritati il faccino di Doctor Wine. È stata l’occasione per conferire anche alcuni premi speciali. All’azienda Marchesi Antinori, e in particolare al loro Tignanello, è stato assegnato il Premio alla qualità diffusa; mentre il Miglior vino rosso dell’anno è andato, come già detto, alla Cantina Cerbaiona per il suo Brunello 2010. Miglior vino bianco è invece il Greco G, Greco di Tufo di Pietracupa; il Miglior vino vivace il 976 Riserva del Fondatore Brut Trentodoc 2005 di Letrari; e il Miglior vino dolce il Tordiruta, Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito 2008 di Terre Cortesi di Moncaro. L’azienda premiata per il Miglior rapporto qualità-prezzo è Illuminati con il Montepulciano d’Abruzzo Ilico 2013 (90 punti e 7 euro), mentre l’Azienda dell’anno è la biodinamica Dettori di Sennori (Sassari) e il Produttore emergente è Paolo Boffa della Cascina Amalia di Monforte d’Alba (Cuneo). Chiudono la carrellata dei riconoscimenti speciali: il Premio Cooperazione a Domizio Pigna, presidente della cantina cooperativa La Guardiense; il Premio enologo dell’anno ai Kellermeister dell’Alto Adige; e il Premio alla Vitienologia compatibile al Wine Research Team diretto da Vincenzo Tassinari, specializzato nella produzione di vini senza solfiti.

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