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Graziana Grassini e Cà du Ferrà: amore al primo incontro

Graziana Grassini e Cà du Ferrà: amore al primo incontro

L’enologa di fama internazionale sarà consulente della Cantina della Riviera di Levante. Una collaborazione all’insegna della riconoscibilità. I titolari dell’azienda Davide Zoppi e Giuseppe Aieta: «Sintonia immediata».

Graziana Grassini sulla Riviera ligure di Levante. L’attuale madrina del Sassicaia, e consulente di prestigiose aziende vinicole sul territorio nazionale, è la nuova enologa di Cà du Ferrà, giovane, ma già affermata realtà di Bonassola. Un’alchimia immediata, quella scattata tra l’allieva di Giacomo Tachis, oggi considerata una delle più influenti firme del panorama enologico internazionale, e Davide Zoppi, che col compagno di vita e di lavoro Giuseppe Luciano Aieta, gestisce l’azienda vinicola battezzata come “casa del fabbro” perché in queste terre, oggi solcate dai filari di vite, un tempo si ferravano i cavalli.

Cà du Ferrà Grassini
A Cà du Ferrà si punta anche su varietà antiche come il Ruzzese, il Rossese bianco, il Picabon e l’Albarola Kihlgren

Filosofia e territorio

Il rispetto per la terra, l’impegno a custodirne la bellezza, la voglia di portare in cantina un prodotto al naturale per farne uscire vini di eccellenza sono i principi che guidano la Cantina. Che punta anche a riportare alla luce varietà antiche e quasi dimenticate, come il Ruzzese, il Rossese bianco, il Picabon e l’Albarola Kihlgren.
«Ho accettato l’incarico di collaborare con questa meravigliosa azienda della Liguria dopo aver assaggiato i vini», commenta Grassini. «Fare l’enologa vuol dire rendersi interprete della filosofia del produttore e di un territorio, fonderli insieme e saperli tradurre in caratteristiche sensoriali e nell’aspetto più emozionale del vino».

Sintonia immediata

La sintonia professionale e umana con l’enologa toscana è scoccata già dal primo incontro, raccontano i giovani titolari dell’azienda.
«Siamo rimasti conquistati dal suo profilo e abbiamo tentato di contattarla per coinvolgerla nel nostro progetto di crescita professionale ma anche personale», spiega Aieta. «Non ci aspettavamo che avrebbe accettato di collaborare con noi praticamente da subito. In lei abbiamo riscontrato un’umiltà rara in questo ambiente e una grande umanità».
«Graziana ci ha conquistato subito», conferma Zoppi. «Il suo curriculum parlava da sé, ma in lei abbiamo trovato una persona speciale». «L’incontro con Giuseppe e Davide è stato tra i più belli perché ci siamo affidati l’una agli altri, naturalmente, senza forzature», conferma Grassini. «Sono già intervenuta sul finissage di alcune etichette e credo che sia già stato fatto un importante passo avanti per migliorarne ulteriormente la qualità ma soprattutto per rendere il vino di Cà du Ferrà ancora più riconoscibile, grazie al lavoro e al coinvolgimento di tutti».

Comunione di intenti a colpo d’occhio

La riconoscibilità, dunque, come stella polare. Nel bicchiere, ma anche nella scelta di comunicazione originale e innovativa, che mira a stupire attraverso l’espressione dei comuni ideali. Questa nuova partnership si avvale di una grafica inedita. I particolari dei volti di Davide, Giuseppe e Graziana compongono un’unica immagine, un insieme di forme e colori perfettamente in sintonia, frammenti sgargianti, forme sinuose. Un quadro che riassume in un solo sguardo la naturale armonia e le potenzialità di questa collaborazione.

Foto di apertura: Davide Zoppi, Graziana Grassini e Giuseppe Aieta

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© Riproduzione riservata - 29/09/2023

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