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Grandine in Collio: danni per 30 milioni di euro e produzione 2011 con un -10%

29 Luglio 2011 Civiltà del bere
Per ritrovare una grandinata così disastrosa nel Collio Goriziano bisogna andare indietro più di un quarto di secolo: per la precisione al 23 luglio del 1985. Ma secondo alcuni produttori, né quella tempesta, né l'altra memorabile risalente al 1956 hanno causato i danni di quella che nella notte di venerdì 22 luglio ha interessato oltre 400 ettari vitati, ovvero poco meno di un terzo dei 1500 ettari esistenti. I tecnici degli Ispettorati dell'agricoltura e della Direzione regionale sono al lavoro per tracciare un bilancio più preciso dei danni: se inizialmente si parlava di 10-15 milioni di euro, man mano che passano i giorni il quadro si fa più pesante, e alla fine  la perdita potrebbe superare i trenta milioni. Le aziende colpite (una cinquantina) sono ubicate in cinque comuni: Dolegna del Collio, Cormons, Capriva del Friuli, Farra d'Isonzo, Gradisca d'Isonzo. La tempesta non ha colpito in modo uniforme, ma “a macchia di leopardo”: vi sono vigneti dove il danno è limitato al 10-20 per cento della produzione, altri dove si arriva al 100 per cento. Complessivamente, si può prevedere che la vendemmia 2011 del Collio sarà almeno del - 10 per cento rispetto a quella che ci si poteva aspettare fino ad una settimana fa. Ma la distruzione dell'uva – come ha spiegato il direttore della Cantina Produttori di Cormons, Luigi Soini, nel corso di un incontro di alcune aziende danneggiate con l'assessore regionale all'agricoltura Claudio Violino, amministratori locali e associazioni di categoria – è solo un terzo dei danni complessivi; bisogna tener conto dei danni subiti dai vigneti e delle conseguenze che avranno nei prossimi anni”. Ad aggravare la situazione, la conferma – da parte dell'assessore Violino - che le normative europee prevedono indennizzi solo per chi ha stipulato polizze  assicurative; e causa i premi proibitivi sono poche le aziende coperte. Da parte della Regione c’è comunque la disponibilità a prevedere un capitolo di spesa per i danni: se non la perdita del raccolto, dovrebbe essere possibile indennizzare chi ha subito danni agli piante e alle strutture. Da parte sua la Provincia di Gorizia – come ha dichiarato l'assessore all'agricoltura Mara Cernic - è decisa a non lasciare nulla di intentato per dare in tempi rapidi un sostegno concreto alle aziende.

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