Furto in Valpolicella. Rubate 9 mila bottiglie di Amarone Costasera Masi
La vicenda risale al 24 gennaio e si tratta verosimilmente di un colpo su commissione. Dallo storico magazzino di stoccaggio di Oppeano, nel Veronese, manca all’appello l’equivalente di un tir dell’etichetta portabandiera di Masi Agricola, l’Amarone Costasera. Annata 2017 e 2018.
“L’Amarone Costasera va a ruba”. Così si legge nel comunicato diffuso a mezzo stampa da Masi Agricola, storico brand veronese. Tutto lascerebbe pensare a un titolo ad effetto, invece è l’annuncio di un triste fatto di cronaca.
Cos’è successo
Lo scorso 24 gennaio, nel magazzino di Oppeano (Veneto) dell’operatore specializzato in logistica internazionale di cui Masi Agricola si avvale da anni per lo stoccaggio delle proprie bottiglie, sono “sparite” circa 1.500 casse da 6 della storica etichetta aziendale. Dalle scorte pronte per la spedizione sono state sottratte 9.000 bottiglie di Costasera Amarone della Valpolicella Classico Docg delle annate 2017 e 2018. È assai probabile si tratti di un furto deliberato: i volumi rubati, infatti, occupano lo spazio esatto di un tir. A supporto di questa tesi anche il fatto che siano state prese solo bottiglie del pregiato Amarone Costasera; mentre gli altri vini Masi immagazzinati negli stessi locali non sono stati requisiti.
Un danno notevole
Come si legge nel comunicato, per la Cantina si tratta di “un danno notevole, anche in considerazione del pregio dei millesimi in questione, che in tal modo potrebbero non più soddisfare pienamente le richieste del mercato”. Costasera è il prodotto bandiera di Masi, protagonista nelle recenti celebrazioni per le 250 vendemmie aziendali e di frequente chiamato a rappresentare l’Amarone della Valpolicella tra i grandi rossi italiani da invecchiamento apprezzati a livello internazionale”.
L’invito dell’azienda alla clientela
La buona notizia è che tale tipologia di sinistri rientra nei casi coperti da assicurazione. “Peraltro, il sistema di tracciabilità “dal vigneto alla tavola”, da anni adottato da Masi, permette l’individuazione immediata di ciascuna singola bottiglia con riferimento a: lotto di produzione, data e ora di imbottigliamento, sigle di algoritmo incisi sul vetro della spalla delle bottiglie”. Al fine di evitare turbative di mercato: “Masi invita la clientela italiana e internazionale, qualora dovesse riscontrare anomalie distributive nel mercato in relazione a prezzo, quantità o modalità dell’offerta, a segnalare cortesemente all’azienda i codici dei prodotti sospetti, al fine di poterne definire l’origine.
Foto di apertura: il furto di 9.000 bottiglie di Amarone Costasera Masi avvenuto il 24 gennaio è un grave danno per l’azienda
Tag: Amarone Costasera, Amarone Masi, furto di vino, Masi Agricola© Riproduzione riservata - 27/01/2023