
Esempi di solidarietà nel mondo del vino
Benin, Repubblica Democratica del Congo, Bosnia Erzegovina. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà che vedono protagoniste le aziende vinicole italiane. Una nobile gara in cui non esistono né classifiche né premi ma solo la voglia di contribuire allo sviluppo economico di realtà disagiate, all’insegna della responsabilità sociale d’impresa.
Come per l’azienda sarda Argiolas con il progetto Iselis, dal nome di un vino bianco e rosso, che ha realizzato in cooperazione con le Onlus Africadegna e Alerte Solidarité Santé, un centro medico a Bibwa nella Repubblica Democratica del Congo.
Le donne Bortolomiol, Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana hanno scelto di sostenere un progetto di sviluppo locale nel Benin gestito dalla Ong italiana Ricerca e Cooperazione (RC). Grazie ai finanziamenti della cantina è stato possibile formare 60 donne leader dei villaggi per migliorare le tecniche di trasformazione e conservazione delle mandorle di karité e la produzione di formaggio dal latte vaccino.
L’umbra Caprai invece ospiterà nel suo stand al Vinitaly, offrendo visibilità e opportunità commerciali, alla Cooperativa vinicola Vino Daorson, nata nell’ambito del progetto di ‘Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali di pregio della Bosnia Erzegovina, finanziato dal Ministero degli affari esteri e promosso dalle Ong italiane Cefa e Oxfam Italia.
Mentre sono già più di 2 milioni le bottiglie di vino italiano che hanno finanziato Wine for Life e Dream il programma avviato nel 2002 dalla Comunità di Sant’Egidio per curare davvero, donne, uomini e bambini ammalati di Aids in molti paesi dell’Africa. Il vino italiano non vuol dire solo qualità ma anche concreta solidarietà.
Tag: Argiolas, Bortolomiol, Caprai, Wine for Life© Riproduzione riservata - 04/04/2011
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