È lunedì… pensiamo al weekend! Nelle Langhe si brinda con Barolo e gli altri “grandi”
Seicento etichette di Barolo, Barbaresco, Roero, Roero Arneis, Dogliani e Dolcetto di Diano d’Alba sono offerte in assaggio da 270 produttori che partecipano a Grandi Langhe Docg, la manifestazione biennale organizzata dal Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero e riservata agli operatori del settore di tutto il mondo, in programma dal 5 al 7 maggio. Sei sono le location della kermesse: Monforte d’Alba, Dogliani, Canale, Neive, Barolo e La Morra (tutte in provincia di Cuneo), tra le quali è possibile spostarti grazie a un servizio gratuito di navette. Le degustazioni dei vini, suddivisi per comune di origine, sono aperte dalle 10 alle 18. Per poter partecipare bisogna iscriversi sul sito www.grandilanghe.com, dove si trova anche il programma dettagliato dell’evento e l’elenco delle Cantine con i vini presentati. Durante i tre giorni dell’evento i partecipanti potranno inoltre usufruire di speciali sconti e convenzioni per soggiornare negli alberghi della zona aderenti.
PRODOTTI TIPICI – Dopo il Barolo, il secondo prodotto langarolo più famoso al mondo è il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico). Ma la sua stagione ideale va da ottobre a dicembre. Una specialità che, invece, si può gustare tutto l’anno è il Murazzano Dop: tipica “tuma” piemontese, è un formaggio grasso a pasta fresca prodotto utilizzando latte ovino, in purezza oppure in percentuale non inferiore al 60%. Tra i formaggi Dop si conta anche il Bra, il Castelmagno, il Raschera, la Robiola di Roccaverano e la Toma piemontese. Altri prodotti per i quali è stato intrapreso l’iter per il riconoscimento a Dop Cuneo sono il prosciutto crudo, il salame cotto, il lardo e la pancetta. Tra i dolci, sono da provare i marron glacè, la torta di nocciole (fatta con la varietà tonda gentile delle Langhe), il torrone d’Alba, i baci di dama e di Cherasco, le paste di meliga.
DOVE MANGIARE – A Barolo, in uno spiazzo panoramico, vicino alla strada che porta al castello medioevale, L’Osteria La Cantinella (via Acqua Gelata 4/A, cell. 349.88.18.87.65) ha un gradevole spazio esterno e piatti langaroli realizzati con materie prime di qualità. Imperdibili la carne cruda di vitello alla piemontese battuta a coltello, la bagna cauda, la salsiccia cruda di Bra, i tajarin 40 tuorli al ragù di salsiccia, il brasato di vitello al Barolo, l’agnello sambucano al forno e, tra i dolci, il salame “del papa”, perché si realizzava solo nelle grandi occasioni.
DA VISITARE – A Barolo merita una visita approfondita il Castello, di cui colpisce soprattutto la mole che si impone sul borgo circostante. Nelle cantine, dove ha sede l’Enoteca regionale, la marchesa Giulia Colbert “tenne a battesimo” il primo Barolo. Ai piani superiori c’è il museo etnografico-enologico. Una parte della piazza del nucleo storico di Monforte d’Alba, piccolo anfiteatro dall’acustica perfetta, è utilizzata come Auditorium ed è intitolata al pianista Mieczyslaw Horszowski che tenne il concerto d’inaugurazione nel 1986. È sede di concerti di musica jazz, di spettacoli teatrali e di proiezioni di film nel periodo estivo. Dal piccolo paese medioevale di La Morra si snodano i 7 Sentieri, che attraversano il territorio comnale e raggiungono antiche fontane, cappelle e piloni campestri, aree di interesse botanico e punti panoramici. Quelli a tema vitivinicolo sono Crus del Barolo, lungo 11,5 chilometri e percorribile in circa 3 ore, e Grandi Vigne, di 8 km, tempo previsto 2 ore.
Tag: Barbaresco, Barolo, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Roero, Roero Arneis© Riproduzione riservata - 29/04/2013