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Dindarella, poca resa tanta spezia

27 Gennaio 2019 Roger Sesto
Dindarella, poca resa tanta spezia

La Dindarella è un vitigno rosso veronese dalle caratteristiche molto particolari, a partire da una produttività assai poco costante e sempre bassa: per questo è caduto nel dimenticatoio per molti anni, quando l’obiettivo primario era la quantità.

Solo per puro caso la Cantina Aldegheri di Sant’Ambrogio di Valpolicella si è imbattuta in questa varietà, conferita da uno storico collaboratore dell’azienda. Dopo averne compreso il potenziale, Aldegheri ha subito deciso di vinificarla separatamente.

Vinificazione separata per la Dindarella di Aldegheri

La Dindarella è un’uva dagli acini piccoli, adatti all’appassimento. «Nella prima prova si è deciso di impiegarne una metà fresca e il resto sottoposto a un moderato appassimento di 2 mesi. Scelta azzeccata, perché questo mix ha condotto subito a un vino accattivante, poi denominato Veronese Dindarella Igt», racconta Paola Aldegheri.

 

Nel futuro ci saranno versioni diverse da quella classica

Un nettare dalle leggere note di ciliegia e amarena, e dai decisi profumi speziati di zenzero, pepe verde, cannella e noce moscata. Il palato riprende con coerenza le sensazioni olfattive, in un quadro di grande armonia, dove l’intensità gusto-olfattiva ben si integra con una texture tannica serrata ma dolce e vellutata, senza mai sconfinare in una eccessiva robustezza.

Paola Aldegheri in vigna

«Noi Aldegheri», conclude Paola, «ci proponiamo di creare anche altre interpretazioni della Dindarella, alla ricerca della versione più tradizionale; nel mentre stiamo selezionando altre realtà interessate al rilancio di questa piccola perla enoica».

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