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Dei: un suolo esclusivo e basse rese per ceppo

az DEI9Nel 1964 Alibrando Dei, nonno di Maria Caterina Dei, acquista i primi ettari di quella che diventerà la tenuta Dei: Bossona. Un cru splendido per esposizione e tipologia di terreno. Ed è proprio Alibrando che pianterà il vigneto da cui oggi nasce il vino considerato il fiore all’occhiello dell’azienda: Vino Nobile di Montepulciano Riserva Bossona. Altra data importante è il 1985, anno in cui, vista l’eccezionale vendemmia, si decide di produrre la prima bottiglia di Vino Nobile Dei, affittando un’antica cantina nel centro storico di Montepulciano. Infine, nel 1989 il padre di Maria Caterina, Glauco, inizia a costruire una moderna cantina nel cuore dei vigneti. «Abbiamo sempre cercato di fare vini che siano identitari del territorio di Montepulciano», ci racconta la patronne, «e improntati a eleganza e finezza».
In base alla loro esperienza, chiediamo quali siano i fattori promotori della longevità delle etichette, in particolare della Riserva Bossona. Ci rispondono: «La durata del nostro vino è legata alla bassa produttività di uva per ceppo, dovuta a un delicato equilibrio naturale tra apparato radicale e apparato vegetativo».

07 Caterina e barriques fronte

Maria Caterina Dei

Sappiamo che ogni anno accantonate un buon numero di bottiglie non cedendo alle lusinghe del mercato, gli diciamo. E ribattono: «Sì! Teniamo sempre delle scorte in cantina per verificarne l’evoluzione e assecondare alcuni clienti che ce le chiedono spesso». Ci facciamo raccontare le annate più intriganti della Riserva Bossona. «La 1994: estate calda e buona maturazione delle uve ne hanno determinato il carattere: profumi ampi e freschi di frutti rossi e neri maturi; frutto dolce e avvolgente in bocca, per un finale lungo e gradevole. 1999: grande espressione del nostro terroir, è vino di struttura complessa, elegante ed equilibrata. Di colore rubino tendente al granato, dai profumi intensi con sentore di mammola, presenta in bocca finezza, compatta trama tannica, con finale morbido e vellutato. 2004: è per noi l’archetipo, quanto a identità territoriale. Le uve sono maturate con gradualità, perfette. È vino di struttura complessa, elegante ed equilibrata. Di colore rubino tendente al granato, dai profumi intensi, con sentore di viola e sottobosco, mostra caratteri di finezza, con tannini decisi e vellutati e un finale lungo e profondo».

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© Riproduzione riservata - 07/04/2011

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