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Consigli di lettura: la rinascita del Boca in Piemonte

23 Gennaio 2013 Elena Erlicher
Vigneti impiantati all'interno del Parco naturale del monte Fenera, nell'Alto Piemonte, ad altezze che superano i 500 metri e che affondano le radici in rocce laviche di antichissima origine; vini di grande struttura, complessità e durata sia in cantina sia in bocca e uomini testimoni di una lunga tradizione vitivinicola che lavorano per riportare alla luce una perla enologica dell'arco alpino. Questo è il Boca, al quale il sommelier Ais Alberto Pattono, originario di queste terre, ha dedicato il libro Nelle terre del Boca Doc. La rinascita di un grande vino dell'Alto Piemonte, edito da Botalla (Gaglianico, Biella) e disponibile al costo di 25 euro (135 pagine). Dei 40 mila ettari vitati, oggi ne rimangono solo 700 sparsi a macchia di leopardo nei 40 chilometri che separano Biella da Boca. La denominazione conta 11 Cantine: Vallana, Cantine del Castello Conti, Marcodini Giancarlo, Poderi ai Valloni, Antico Borgo dei Cavalli, Carlone Davide, Cantine Rogiotto, Terrini, Cascina Montalbano, Tenuta del Boca e Le Piane. Tutti i produttori sono stati intervistati dall'autore e hanno raccontato le loro storie di impegno, competenza e determinazione. Dopo la sapiente introduzione del professor Attilio Scienza dell'Università di Milano, il testo ripercorre la storia vitivinicola di questo territorio: dai ritrovamenti di vinaccioli di vite coltivata nell'età del bronzo, al contributo dei Romani, agli apprezzamenti di cardinali e perfino di papi, al progressivo abbandono dei vigneti nel secondo dopoguerra, fino allo sforzo dei viticoltori odierni per far uscire il Boca Doc dall'anonimato. Il volume è completo di testo a fronte in inglese, la cui traduzione è stata curata da Marina Vallana Fogarty.

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