In Italia In Italia Matteo Forlì

Come i menù digitali hanno cambiato la ristorazione

Come i menù digitali hanno cambiato la ristorazione

Ordini più veloci e meno errori. Più delivery e pagamenti cashless. Una rivoluzione che piace agli stranieri e non richiede troppa formazione. L’indagine della start up leggimenu.it su 10 mila ristoranti.

Imposti dalle nuove regole dell’epoca post pandemia, favoriti dall’improvvisa alfabetizzazione digitale dei clienti, figli della (ri)scoperta delle mirabolanti possibilità dei QR code: i menù digitali hanno conquistato la ristorazione, riscrivendone in parte le regole e favorendone il salto tecnologico.
Carte binarie diventate scorciatoie ormai irrinunciabili, dalle app di delivery alle tovaglie a quadretti dell’osteria sotto casa, grazie alle loro virtù: velocità di servizio, facilità d’ordinazione, assenza (o quasi) di errori. Ma anche aumento dello scontrino medio e dei piatti ordinati, da casa o seduti al tavolo.
Una misura di questi vantaggi la offre ora un’indagine condotta da leggimenu.it, star-up fondata ad inizio 2023 dai giovani imprenditori romani Alessio Marzo e Chiara Ercoli.

Nuova era digitale

La ricerca, condotta su un campione di 10 mila attività di ristorazione, ha messo in evidenza gli effetti della digitalizzazione dei menù sulle dinamiche di consumo, sui circuiti di pagamento, sulla filiera commerciale, sulla formazione. E naturalmente su take away e consegne a domicilio.
L’incidenza di queste ultime due voci in particolare aiuta a comprendere quanto le leggi del fuoricasa siano cambiate nel cosiddetto “New Normal” e come siano sempre di più i clienti che preferiscono ordinare da remoto, anziché di persona: fra i ristoranti protagonisti dell’indagine, il 60% offre servizio di asporto o consegna a domicilio, e fra questi il 34% fa esclusivamente asporto o delivery e oltre il 60% fa più asporto o delivery che servizio al tavolo.

Ordini più veloci, precisi e modulabili

Una decisa semplificazione delle ordinazioni è l’aspetto più sottolineato dagli intervistati che hanno sostituito o affiancato il menù digitale a quello cartaceo: per il 44% del panel, il passaggio dal menù cartaceo a quello digitale ha semplificato la vita ai clienti, soprattutto stranieri. Per il 15% dei rispondenti il menù digitale ha reso possibili modifiche e aggiornamenti anche istantanei dell’offerta e per l’8% ha ridotto la possibilità di errore. In generale, tutto il procedimento sembra più rapido: il 25% dei ristoratori ha segnalato che ormai l’85% delle ordinazioni non richiede più di 5 minuti di tempo. Più comodità, rapidità e personalizzazione si sono tradotti anche in un certo incremento dello scontrino medio: un’evidenza su cui ha posto l’accento il 5% dei ristoratori.

Favoriti i pagamenti cashless

L’adozione di liste virtuali ha fatto da traino alla transizione digitale in un senso più ampio, favorendo ad esempio l’utilizzo di sistemi di pagamento cashless e allargandosi anche alla filiera di approvvigionamento. Secondo l’Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp in Italia, nell’anno in corso i pagamenti digitali nel settore della ristorazione sono aumentati del 44,4% rispetto all’anno precedente. Il 61% dei ristoratori intervistati ha confermato il trend e deciso di digitalizzare anche i sistemi di pagamento. Il 10% ha scelto di farsi aiutare dalla tecnologia anche nelle procedure per l’acquisto delle materie prime.

Transizione “gentile” in termini di formazione

Secondo il campione preso in esame dall’indagine, questo passaggio al digitale non ha richiesto particolari sforzi in termini di apprendimento da parte del personale. Per il 78,2% degli intervistati, infatti, è stato “poco impegnativo”. In particolare: per il 46% non c’è stato bisogno di alcuna “formazione specifica”. Il 21% dei ristoratori con dipendenti tra i 30 e i 50 anni e il 22% di quelli con lavoratori sopra ai 50 anni ha fatto qualche tipo di formazione digitale. Il restante 10,9% è rappresentato da ristoratori con dipendenti under 30 che hanno avuto bisogno di formazione. Una “rivoluzione” tutto sommato gentile insomma.

Foto di apertura: la semplificazione delle ordinazioni è l’aspetto più sottolineato dagli intervistati che hanno sostituito o affiancato i menù digitali a quelli cartacei © abillion

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© Riproduzione riservata - 20/11/2023

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