L’accordo tra Tua Rita e Poggio Argentiera

È stato un magnifico vigneto dello Scansanese a far sì che due importanti realtà toscane come Tua Rita e Poggio Argentiera si incontrassero. Le due aziende – la prima radicata in Val di Cornia e la seconda nella Maremma livornese – hanno deciso di prendersi a braccetto, alla conquista di nuove opportunità produttive e commerciali. Il vigneto è composto di più parcelle contigue per complessivi 12 ettari e mezzo. Si trova in località Baccinello, su una dorsale collinare esposta a sud-sudovest a circa 350-400 metri s.l.m. su terreni argillosi ricchi di ciottoli bianchi. L’area fa parte del territorio di produzione del Morellino di Scansano Docg. Ed è qui che Poggio Argentiera produce il suo vino più noto: il Capatosta.

L’accordo per ampliare e diversificare la produzione

Stefano Frascolla è il genero di Rita Tua, dinamica fondatrice dell’azienda Tua Rita di Suvereto con il marito Virgilio Bisti nel 1984. Ci spiega Frascolla: «La posizione di queste vigne ha avuto un peso decisivo nel nostro progetto di portare avanti l’accordo con l’azienda di Giampaolo Paglia». L’accordo fra Tua Rita e Poggio Argentiera si basa su un contratto di affitto a lungo termine (scadenza nel 2039) dei vigneti, della cantina e del marchio Poggio Argentiera. «Il nostro obiettivo era di investire in un’altra zona della Toscana per ampliare e diversificare la produzione», spiega Frascolla, che conduce Tua Rita assieme alla moglie Simena, figlia di Virgilio (scomparso nel 2010) e Rita. «Dopo attenta ricerca, la nostra scelta è caduta su Poggio Argentiera, che oltre agli impianti vitati di Baccinello possiede 11 ettari e mezzo di vigna attorno al centro aziendale di Alberese».

Redigaffi

Redigaffi, Merlot di Tua Rita

Gli altri vini di Poggio Argentiera

Oltre a Capatosta, la cantina produce un secondo Morellino di Scansano Docg, Bella Marsilia, l’Igt Toscana Maremmante e il bianco Bucce, da uve Fiano. In tutto circa 160 mila bottiglie all’anno.
Da parte sua, l’azienda Tua Rita possiede 37 ettari di vigneti. La produzione annua oscilla intorno alle 250-280 mila bottiglie, l’export ammonta al 92% e raggiunge 55 Paesi. L’azienda è conosciuta nel mondo grazie a due etichette prestigiose come Redigaffi (Merlot in purezza) e Giusto di Notri (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc). Oltre a questi vini, la gamma comprende altri interessanti prodotti, come Syrah, Perlato del Bosco (bianco e rosso), Rosso di Notri e Lodano. «Uno dei prossimi obiettivi dell’accordo», ci spiega Paolo Fillini, amministratore di Poggio Argentiera, «è rivolto alla produzione di nuovi vini utilizzando sia il Sangiovese, ma anche Cabernet Franc, Syrah e Grenache».

Tua Rita e Poggio Argentiera

Un’idea sui futuri vini targati Poggio Argentiera, prodotti grazie alla “cura” del team tecnico di Tua Rita (i giovani enologi Alberto Biagini e Michele Ciliberti, e con la consulenza di Luca D’Attoma), la si è avuta nei giorni scorsi in occasione di una degustazione nel ristorante-enoteca Wino nella cittadina balneare di San Vincenzo (di proprietà del Gruppo Tua Rita). I campioni da botte di Sangiovese, Cabernet Franc, Syrah e Grenache sono stati infatti offerti in degustazione a un gruppo di giornalisti per valutare quali potrebbero essere i migliori blend. Secondo i responsabili delle due aziende, la scelta del primo vino dovrebbe cadere sul “matrimonio” Syrah (80%) e Grenache (20%). In ogni caso, stando all’assaggio di questi campioni (eccellente a nostro avviso proprio il Syrah 2015) il risultato positivo è comunque assicurato quale che sia l’eventuale diversa scelta.

 

In foto: da sinistra, Alberto Biagini, Simena Bisti, Stefano Frascolla e Paolo Fillini

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© Riproduzione riservata - 21/06/2016

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