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Carvinea: sfidare il territorio con vitigni non autoctoni

18 Luglio 2011 Emanuele Pellucci
IMPRENDITORE NEL SETTORE AUTOMOBILISTICO, CON L’ENOLOGO RICCARDO COTARELLA, BEPPE DI MARIA HA DECISO A UN CERTO PUNTO DELLA VITA DI DEDICARSI AL VINO ACQUISTANDO UNA MASSERIA NEL SALENTO. SIERMA, IL TOP DI GAMMA Montepulciano, Aglianico e Petit Verdot al posto di sua maestà il Negroamaro nel regno dell’Alto Salento: quasi una bestemmia enologica, si potrebbe pensare. Eppure, alla fine, la sfida lanciata dieci anni fa da Beppe Di Maria, imprenditore nel settore automobilistico (è concessionario di Porsche e altri grandi marche in Puglia e Basilicata), e Riccardo Cotarella, consulente agroenologico, per dar vita a un’azienda di nicchia con vini di grande qualità è stata vinta ampiamente. Era il 2001 quando l’imprenditore salentino con la passione del vino decise di intraprendere l’avventura che aveva sempre sognato, e lo fece partendo subito col piede giusto acquistando la masseria cinquecentesca Pezza d’Arena di Carovigno, nel Brindisino, già dei principi Dentice di Frasso ma in condizioni fatiscenti, e 12 ettari di terreno circostante da destinare in gran parte a vigneto. «La masseria è stata restaurata rispettando i canoni dell’epoca in ogni dettaglio», dice Beppe Di Maria, «e per quanto riguarda i vigneti abbiamo preferito piantare varietà non autoctone, con risultati che oggi ci danno pienamente ragione. Questi hanno una densità d’impianto di 4.000 ceppi per ettaro, allevati con il sistema a cordone speronato, e grazie ai forti diradamenti otteniamo basse rese. In pratica produciamo una bottiglia di vino da ogni pianta». «Dopo due vendemmie sperimentali», spiega ancora Di Maria, «con l’annata 2007 abbiamo finalmente ottenuto la qualità che volevamo uscendo quindi in commercio con i primi vini. D’altra parte né io né Riccardo abbiamo fretta: ci stiamo divertendo con questo progetto che ha l’obiettivo di dar vita a prodotti di vera eccellenza. Anche sul piano distributivo, oltre a curare l’estero, dove già siamo presenti in Canada e Messico, il nostro obiettivo sul mercato italiano è di essere presenti in luoghi molto elitari come, ad esempio, i ristoranti stellati». Attualmente la produzione di Carvinea è di circa 35 mila bottiglie all’anno suddivise in cinque Igt Salento: i rossi Merula (Montepulciano 100%), Sorma (Montepulciano 70%, Petit Verdot 30%), Frauma (Aglianico 60%, Petit Verdot 40%), Sierma (Aglianico 100%) e il rosato Merula Rosa (Montepulciano 100%). «Nella scorsa vendemmia», dice l’imprenditore salentino, «abbiamo voluto utilizzare, infatti, i grappoli recisi durante il diradamento e invece di gettarli a terra abbiamo dato vita a un rosato. Il risultato è stato un vino piacevolissimo, simile ai famosi rosé provenzali: un vero capolavoro di Cotarella. Inoltre, da uve Aglianico abbiamo messo in bottiglia una base spumante Metodo Classico da cui otterremo, dopo 34 mesi, uno spumante leggermente rosato». Il top di gamma è il Sierma, ottenuto da rese di appena 50 quintali per ettaro e maturato per 18 mesi in tonneaux e bottiglia. Un vino robusto che risulta allo stesso tempo levigato al palato e che si esalta in un finale davvero entusiasmante, ricco di corroboranti e riconoscibili accenti mentolati. CARVINEA SS 96 Km 118+660 70026 Modugno (Bari) Tel: 080.58.62.345 Mail: info@carvinea.com www.carvinea.com

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