Cantina Moser presenta il Sauvignon blanc Warth

Cantina Moser presenta il Sauvignon blanc Warth

La linea Warth, che comprende quattro bianchi e tre rossi, si arricchisce di un Sauvignon blanc in purezza. L’annata 2021 ha un bouquet floreale e delicatamente agrumato, note di fico e un’ottima freschezza.

La Cantina Moser ha presentato il suo primo Sauvignon blanc (annata 2021) ad Arte Sella mercoledì 14 giugno. Un fatto non casuale, scegliere come teatro naturale per la degustazione il rinomato museo tra boschi e cielo che ospita una sessantina di opere di land art, tra cui numerose monumentali, a Malga Costa. Spiccato, infatti, è il radicamento alle colline di Trento e della Val di Cembra dell’azienda fondata nel 1979 da Diego e Francesco Moser.

Etichetta d’autore

Assaggiando questa novità abbiamo, così, scoperto le prerogative della seconda generazione, intenzionata a dire la sua, in un fervido dialogo con un passato di tutto rispetto. La novità della linea Warth si fregia, come da tradizione, di un’etichetta disegnata dall’artista trentino Paolo Tait. «La simbologia rappresenta il rapporto viscerale della nostra famiglia con la terra; le origini contadine, il valore del lavoro e del sacrificio, la ricerca dell’avanguardia unite al rispetto per il territorio, visto come risorsa da plasmare e conservare, per noi stessi e le nuove generazioni» ha spiegato Carlo Moser.

Francesco Moser, titolare

Dove nasce il Sauvignon blanc

Il Sauvignon blanc nasce da un’azienda che dichiara un’anima bianchista. Si ottiene dall’assemblaggio di uve di diversa provenienza raccolte a mano. Le viti affondano le radici su terreni calcarei allevati a Guyot presso Maso Warth, sopra la città di Trento a 350 metri di altezza; altre sono allevate a pergola trentina sui terrazzamenti sabbiosi e porfirici della Valle di Cembra, a 500 metri. Il vino, che ha visto solo l’acciaio e ha trascorso un anno in bottiglia, presenta note floreali come sambuco e delicatamente agrumate, fico, il caratteristico sentore aromatico del vitigno e un’ottima freschezza. Il finale abbraccia il palato con eleganza e regala prospettive di longevità che si apprezzeranno con gli anni.

Gli altri vini in assaggio

«Il nostro vino, prodotto in un’annata eccellente, nasce dalla volontà di esplorare le potenzialità di questo grande vitigno in un territorio vocato come il nostro, con uve allevate in un clima continentale, fresco, simile a quello della Valle della Loira, ma influenzato dalle Dolomiti» spiega Matteo Moser, enologo della cantina. La degustazione ha incluso anche il Riesling Renano 2021 fresco e sapido, ottenuto da mezzo ettaro vitato e prodotto in 400 bottiglie. Il Teroldego Rubro 2018 Riserva, invecchiato in barrique per due anni, è un vellutato connubio di frutta rossa, spezie e cacao ed è stato prodotto in 3 mila bottiglie come il Sauvignon Blanc. La cantina produce complessivamente circa 170 mila bottiglie, di cui 70 mila della linea Warth.

Non solo bollicine Trentodoc

«Dopo anni vissuti sull’onda di una notorietà galvanizzata dai successi ciclistici di mio padre e un periodo di difficoltà, nel 2006 sono entrati mio cugino Matteo Moser, enologo, e mia sorella Francesca per valorizzare vini prodotti da vigneti con ottime esposizioni» ci dice Carlo Moser, che si è unito al gruppo, condividendone gli sforzi da circa 15 anni. «Non è stato facile ma l’impegno ci ha ripagati. Abbiamo ottenuto riconoscimenti e ora vogliamo crescere ancora di più». Non è una gara ma è un impegno su più fronti. «Siamo maggiormente conosciuti per gli spumanti Trentodoc e in particolare per il nostro 51,151. È un metodo classico il cui nome rievoca il record dell’ora battuto da papà a Città del Messico nel 1984» continua Carlo Moser.
Francesco Moser ha appena compiuto settantadue anni e ottenuto nella sua carriera sportiva oltre 270 vittorie. «Con la linea Warth ci preme fare crescere i vini fermi espressivi del nostro territorio, che sono parte della nostra storia» conclude Carlo con Diego. Francesco Moser non nasconde la sua soddisfazione. «Partiamo da produzioni limitate come il Teroldego Rubro Riserva, o il nuovo Sauvignon blanc, che però possono far crescere il valore percepito della nostra produzione rivolta all’Horeca».

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© Riproduzione riservata - 27/06/2023

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