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Cambi di poltrona. Gli obiettivi dei neopresidenti del Consorzio Primitivo di Manduria e Etna Doc

Cambi di poltrona. Gli obiettivi dei neopresidenti del Consorzio Primitivo di Manduria e Etna Doc

Mentre l’Italia è alle prese con l’elezione del capo dello Stato, Novella Pastorelli e Francesco Cambria muovono i primi passi da presidenti del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e del Consorzio di Tutela Etna Doc. Per entrambi il traguardo principale è il raggiungimento della Docg.

Parlare di mandati e cambi di poltrona in questi giorni fa inevitabilmente pensare alla politica e all’elezione – si spera imminente – del Presidente della Repubblica. In attesa di sapere chi sarà il nuovo inquilino del Quirinale, continuiamo ad occuparci degli scranni del mondo del vino. Ecco allora le nomine consortili più recenti.

Novella Pastorelli presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria

Dopo le dimissioni di Francesco Delle Grottaglie (che resta in consiglio come vicepresidente), nei giorni scorsi il Cda del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha votato all’unanimità per l’elezione Novella Pastorelli, rappresentante di Cantina Due Palme di Cellino San Marco e Lizzano. Avvocato ed esperta di diritto vitivinicolo, la neopresidente si è detta orgogliosa dell’incarico e fermamente decisa a dare il suo contributo per valorizzare il territorio e la sua produzione certificata.

cambi di poltrona
Novella Pastorelli neo-presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria

Il futuro del Consorzio e i suoi numeri oggi

Tra gli obbiettivi del mandato c’è la finalizzazione dell’iter di modifica del Disciplinare, avviato nel 2019. Si punta alla creazione di un’unica Docg che includa sia il Primitivo di Manduria Dolce Naturale (attualmente la sola tipologia a fregiarsi della Garantita) sia il Primitivo di Manduria in versione rosso secco (ora Doc). In fase di discussione anche la resa massima di uva ammessa per la produzione e la creazione della tipologia Gran Selezione per i vini da vigne ad alberello pugliese. Fondato alla fine degli anni Novanta, oggi il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, conta più di 60 aziende e oltre 1.800 soci viticoltori; l’areale di riferimento, 18 comuni in provincia di Taranto e Brindisi, è composto soprattutto da realtà cooperative, che in tutto coltivano 5 mila ettari di vigne. La produzione annua si aggira sui 28 milioni di bottiglie, con una percentuale di vendite all’estero che tocca il 70%.

Francesco Cambria alla guida del Consorzio di Tutela Etna Doc

Dalla Puglia alla Sicilia, e più precisamente alle pendici del grande vulcano. Anche il Consorzio dell’Etna dallo scorso 20 dicembre ha un nuovo presidente. Si tratta di Francesco Cambria, titolare con la famiglia della Cantina Cottanera di Castiglione di Sicilia (Catania). 43 anni, messinese di nascita e avvocato di formazione, Francesco Cambria succede nella presidenza ad Antonio Benanti e ha annunciato di voler gestire il suo mandato in continuità con il lavoro svolto da chi lo ha preceduto; ha il sostegno del nuovo Cda e del direttore del Consorzio Maurizio Lunetta, che ha già ricoperto questa carica negli ultimi due anni.

Francesco Cambria è il nuovo presidente del Consorzio dell’Etna

L’ottenimento della Docg e il lancio degli Etna Days

In cima alle priorità della nuova governance c’è la sostenibilità del territorio etneo e valorizzazione della Denominazione e della sua unicità. Dopo il riconoscimento dell’erga omnes nel febbraio 2018, l’obiettivo più ambizioso del Consorzio è ora l’avviamento del percorso per il raggiungimento della Docg entro i prossimi tre anni. In calendario, pandemia permettendo, figura anche il lancio degli Etna Days, che diventeranno l’evento consortile ufficiale. Sarà una sorta di anteprima, con la partecipazione della stampa e degli operatori di settore italiani e internazionali. Attualmente il Consorzio, nato nel 1994, riunisce più di 150 aziende imbottigliatrici, mentre i viticoltori sono più di 380. Nel primo semestre del 2021 sono stati imbottigliati 18.693 ettolitri di vino Etna Doc, segnando un +19% sullo stesso periodo 2020; l’export occupa circa il 60% delle quote. Negli ultimi anni il turismo e l’incoming hanno trasformato il distretto etneo uno dei comprensori vinicoli più vivaci d’Italia.

Foto di apertura: © M. Winkler – Unsplash

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© Riproduzione riservata - 26/01/2022

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