Il vitigno internazionale approda prima in Piemonte e lo si ritrova poi in Veneto e Trentino. In Toscana ha il suo luogo d’elezione a Bolgheri, così come nel Chianti Classico. Ma anche nel Centro-sud ha dato vita a splendide interpretazioni personali.
L’articolo fa parte della Monografia Cabernet Sauvignon – The King is back (Civiltà del bere 2/2024)
Con circa 14.000 ettari vitati il Cabernet Sauvignon rappresenta in Italia poco più del 2% del patrimonio viticolo del nostro Paese. Molto meno della diffusione dei vitigni tradizionali a bacca rossa, Barbera, Montepulciano e Sangiovese su tutti. Soprattutto infinitamente meno, non solo, ovviamente, della regione di Bordeaux, ma anche di quelle del cosiddetto Nuovo Mondo. California, Cile, Connawarra in Australia, ormai vere e proprie patrie moderne di questo vitigno che, ricordiamolo, è il più diffuso al mondo.
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