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Bortolomiol, il segreto di Giuliano

7 Gennaio 2019 Civiltà del bere

La storica Cantina Bortolomiol di Valdobbiadene omaggia il fondatore e la sua passione per i vini toscani con un elegante rosso a base Sangiovese, da un piccolo vigneto all’interno del comune di Montalcino. L’etichetta nasce dalla collaborazione con l’enologo Roberto Cipresso, che ha supervisionato tutto l’iter di produzione.

Non tutti sanno che Giuliano Bortolomiol aveva un’anima rossista. L’indimenticato pioniere del Prosecco Superiore, nonché il primo a proporlo in versione Brut, amava in particolare i grandi rossi a base Sangiovese. Si recava con frequenza in Toscana, sia per motivi di studio sia per trascorrere le vacanze estive. Da questa antica passione nasce Il segreto di Giuliano, Toscana Igt 2016: un sincero omaggio da parte delle quattro figlie Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana, che oggi guidano la storica Cantina di famiglia.

L’ispirazione dei viaggi in Toscana

«Durante la sua permanenza in Toscana, mio padre annotava pensieri, idee e sogni all’interno di alcuni taccuini», spiega Elvira Bortolomiol. «Da grande appassionato di enologia e attento ricercatore, osservando le vigne non poteva che sognare di realizzare dei vini rossi, apportando l’esperienza maturata in anni di lavoro tra le colline di Valdobbiadene». Il segreto di Giuliano è nato grazie alla collaborazione con un profondo conoscitore della viticoltura toscana quale l’enologo Roberto Cipresso. «Insieme abbiamo cercato un vigneto di Sangiovese adatto al nostro progetto. L’abbiamo trovato nel comune di Montalcino, al confine con l’areale di produzione del Brunello Docg. In tutto poco meno di un ettaro alle spalle di Castel Verdelli».

 

Elvira Bortolomiol e Roberto Cipresso

 

Una limited edition d’eccezione

Per Bortolomiol si tratta di un’ambiziosa scommessa. Una limited edition di meno di 3 mila bottiglie destinate al canale Horeca e in particolare all’alta ristorazione italiana e internazionale. Come spiega il winemaker Roberto Cipresso: «L’appezzamento ha una densità di circa 5 mila piante per ettaro, allevate a cordone speronato. Le viti hanno 20 anni e sono quindi nel loro massimo splendore qualitativo. In vigna abbiamo seguito la via della sostenibilità che già contraddistingue l’operatività a Valdobbiadene. Per la vinificazione ci siamo appoggiati al mio complesso produttivo Winecircus, che è a soli cinque minuti di distanza».

Un vino degno di Giuliano Bortolomiol

Dopo un’attenta selezione, la vinificazione avviene in tini troncoconici in legno. L’affinamento prosegue in barrique di rovere francese per 1 anno, poi 6 mesi in bottiglia. «Siamo di fronte a un fuoriclasse, un Sangiovese dotato di freschezza e con una nota balsamica inconfondibile a cui si accompagnano sentori di tabacco e una raffinata speziatura dolce. Il potenziale di invecchiamento è notevole, ma Il segreto di Giuliano ha già oggi una bella bevibilità e piacevolezza. Armonia ed equilibrio per un vino degno del suo ispiratore».

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 6/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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