In Italia In Italia Jessica Bordoni

Sarà un autunno caldo sul fronte fiere? Federico Gordini (MWW) chiede fair play

Sarà un autunno caldo sul fronte fiere? Federico Gordini (MWW) chiede fair play

Ieri l’annuncio di Vinitaly che alza bandiera bianca e ufficializza lo slittamento del Vinitaly al 2022, ma rilancia un’edizione speciale ad ottobre. Oggi la “lettera aperta” di Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week, che chiede maggiore fair play per evitare che si creino sovrapposizioni di calendario. La questione è insieme pratica e di metodo, legata all’attualità ma anche storica. Proviamo ad entrare nel dettaglio.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere ha annuciato che ad ottobre, precisamente dal 16 al 18 ottobre, ci sarà un “nuovo evento di promozione a forte spinta istituzionale”. Non si sa molto di più, se non che la formula prevista è quella del b2b e che l’obiettivo è “la ripresa delle relazioni commerciali nazionali e internazionali in presenza a Verona”.  Le premesse non mancano, insomma, e l’appuntamento si annuncia importante, tale da meritarsi il titolo di Vinitaly – Edizione speciale. Quanto basta per scatenare la reazione degli organizzatori della Milano Wine Week 2021, già calendarizzata dal 2 al 10 ottobre, che come si legge nella lettera aperta del presidente Federico Gordini, si inserirà “in un grande progetto di ripartenza dell’eccellenza italiana che unirà in due mesi di palinsesto, tra settembre e ottobre, le filiere del design, della moda, del vino e del cibo”.

Milano vs Verona, una rivalità ancora attuale?

Esattamente un anno fa il direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli, in un suo articolo che torna attualissimo nel titolo (New deal o grande sbornia d’autunno?) come nei contenuti, aveva già commentato il rischio di un autunno decisamente caldo per il vino italiano, nonché il ripetersi di certi schemi e contrapposizioni. E qui arriviamo alla vexata quaestio, ossia la vecchia rivalità tra Verona e Milano quale capitale del vino italiano. Un dualismo che sembra risalire ai tempi della fiera MiWine (2004 e 2006), per alcuni pericolosamente alternativa al Salone veronese, ed è tornato attuale con Expo Milano 2015 e la crescita della Milano Wine Week, oggi sempre più internazionale e professional. Lungi da noi fare polemiche. Per completezza di informazione riportiamo la lettera di Federico Gordini con il quale, a prescindere da qualsiasi controversia, condividiamo l’invito a “fare sistema con le altre grandi manifestazioni italiane e internazionali”. Si vince insieme, uniti. Da soli non c’è brindisi.

La lettera aperta di Federico Gordini

Milano, 17 Marzo 2021

Ce lo aspettavamo. Ma pensavamo che questo periodo così difficile avesse fatto comprendere a tutti gli interlocutori del mondo eventistico e fieristico l’importanza di fare sistema. Di rispettare gli altri player e il loro lavoro. Siamo spiacenti e addolorati per il rinvio di qualsiasi evento o fiera, soprattutto per le tante persone che ci lavorano.

Ma questo non autorizza nessuno a ribaltare i calendari senza alcun dialogo. La Milano Wine Week celebrerà la sua quarta edizione dal 2 al 10 Ottobre, date che sono state rese pubbliche al termine della manifestazione 2020.

Oggi leggiamo che un player, dopo avere deciso di rinviare la propria manifestazione come purtroppo sono state costrette a fare tutte le più grandi manifestazioni internazionali, propone la creazione di un nuovo evento “speciale” ad ottobre. Il fair play imporrebbe, anche nelle situazioni più difficili, il rispetto delle parti.

Lo stesso rispetto che ha portato il sistema Milano a evitare la primavera per realizzare unagrande manifestazione sul vino. Rispettando un player, una città e una Regione e collocando la propria kermesse in un periodo totalmente diverso. Rispettando gli impegni dei produttori e delle strutture dei Consorzi. Perché l’intento di Milano e di Milano Wine Week è quello di fare sistema con le altre grandi manifestazioni italiane e internazionali; di non essere una fotocopia di qualcosa ma la grande opportunità di costruire una vetrina internazionale per il vino nella capitale indiscussa dell’eccellenza italiana, alla quale tutti hanno la possibilità di partecipare.

Ora, tutti hanno il diritto di non rispondere all’invito a fare sistema, osteggiando in maniera palese una manifestazione nonostante i tanti inviti a costruire progetti congiunti nel rispetto delle parti che la nostra organizzazione ha formulato.

Ma il rispetto di un calendario, di una scansione naturale che permette a più strutture e a più città di avere il loro spazio e il loro momento di focus, non può essere assolutamente messo in discussione.

A questo punto abbiamo ritenuto di consegnare alla vostra opinione questa riflessione. All’opinione delle Aziende, dei Consorzi, delle Associazioni di Rappresentanza e dei partner che ci hanno sostenuto. Credendo in una visione e in un progetto decisamente diverso e che non nasce per fare concorrenza a nessuna delle manifestazioni esistenti.

A tutti coloro i quali hanno capito, dopo 3 anni, che a Milano facciamo sul serio e si stanno avvicinando al nostro progetto. A tutte le persone che hanno parlato e parlano di noi. Chiediamo a Voi se ritenete sia il caso di sostenere il lavoro di chi ha visto nel fare sistema l’unica via per costruire un grande momento che porti lustro, innovazione e nuovi stimoli al settore del vino. Di sostenere un’impresa come le vostre, di quelle che di incentivi non ne hanno praticamente avuti e che lottano ogni giorno per dare la possibilità ai propri collaboratori e ai propri fornitori di lavorare. Un’impresa che sceglie, da anni, di rischiare ed investire nell’interesse esclusivo della valorizzazione della filiera vinicola.

Che nel 2020 ha avuto il coraggio di organizzare l’unico evento italiano dedicato a vino e di costruire un progetto internazionale caratterizzato da un’innovazione straordinaria. Che fino a questo momento ha operato grazie al supporto e all’investimento di aziende e Consorzi senza particolari sostegni economici da parte delle istituzioni.

E a proposito di sostegni di Stato, visto il grande supporto che il suo Presidente in persona ha garantito al piano di sviluppo di uno dei player della promozione vinicola italiana, ci auguriamo che la lettera da noi inviata a ICE con una specifica richiesta di sostegno al nostro piano internazionale (con 132 degustazioni previste in 11 città di 7 mercati) al momento rimasta priva di riscontro, non resti senza risposta o non ottenga – come nella scorsa edizione – i riscontri dovuti ad un interlocutore che porta avanti gli interessi della filiera vinicola italiana al pari di altri.

Ci auguriamo ovviamente che il buon senso trionfi, che le Fiere ricevano gli indennizzi di Stato che spettano loro e che le manifestazioni non fieristiche ottengano dalle istituzioni il riconoscimento e il supporto che meritano. Che si ritorni al più presto a un calendario normale dove il challenge non sia legato alle date, ma al fornire le migliori opportunità alla filiera vinicola.

Presenteremo la nuova edizione di Milano Wine Week il prossimo 29 Marzo. 9 giorni densissimi di contenuti, di dialogo e di innovazione dedicati sia agli operatori sia ai consumatori che si inseriranno in un grande progetto di ripartenza dell’eccellenza italiana che unirà in due mesi di palinsesto, tra settembre e ottobre, le filiere del design, della moda, del vino e del cibo. Ridando vita e lavoro a una filiera di straordinaria importanza come quella degli eventi, una filiera che in troppi hanno dimenticato e che da’ lavoro a migliaia di persone.

Una filiera che ha nella nostra Milano, patrimonio di tutta l’Italia, una capitale indiscussa a livello internazionale.

Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week

Foto di apertura: ©Veronafiere – FotoEnnevi

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© Riproduzione riservata - 17/03/2021

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