Una realtà costituita da tanti piccoli appezzamenti suddivisi tra altrettanti viticoltori: è questo l’Alto Adige del vino, che ci racconta Elena Erlicher. Una provincia dove le Cantine si impegnano per dare un senso territoriale alle loro etichette. E dove sta prendendo piede anche una interessante produzione spumantistica.
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Tra i territori vitivinicoli più piccoli e più a nord d’Italia, l’Alto Adige, grazie alla sua posizione geografica, è anche uno dei più variegati. Circa 5.000 viticoltori si dividono una superficie di 5.500 ettari di vigneti distribuiti nella pianura Atesina, a due passi dal Trentino, che rapidamente salgono fino a superare i 1.000 metri di altezza, adagiandosi sugli altopiani soleggiati di Cornaiano, Appiano Monte o Mazzon, per ridiscendere nella calda pianura di Bolzano o ancora inerpicarsi nelle Valli Isarco e Venosta, con appezzamenti quasi letteralmente strappati alle montagne.
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