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Assuli: Grillo o Nero d’Avola? 2×2 autoctoni da scoprire

31 Gennaio 2017 Jessica Bordoni
La luce prima di tutto. Ecco spiegato il significato del nome Assuli, che in dialetto siciliano significa appunto “al sole”. Siamo a Trapani, all’estremità occidentale dell’isola: qui la famiglia Caruso porta avanti un progetto enologico fondato sulla ricerca dell’identità territoriale, valorizzando soprattutto i vitigni autoctoni e le loro peculiarità legate al terroir.

L'antico amore per la terra

«La storia aziendale comincia circa una decina di anni fa», spiega il titolare Roberto Caruso. «La nostra famiglia viene dal mondo dell’estrazione del marmo. Nel 1948 mio padre ha fondato la Sicilmarmi, scoprendo e lanciando la varietà Perlato di Sicilia».

Dal marmo al vino

Anche il legame con la terra si rivela antico e assai radicato: «A inizio secolo mio nonno acquisì 100 ettari in campagna, nella zona di Mazara del Vallo, iniziando un percorso da conferitore d’uva. Nel tempo la famiglia ha sempre curato la produzione, ampliando via via gli appezzamenti di proprietà. La svolta arriva nel 2007, quando mio zio decide di dare vita a una azienda di produzione ed imbottigliamento legata a quei terreni. Nasce così il Baglio Caruso».

Un impegno di famiglia

Per questioni burocratiche il nome viene cambiato in Agliata, dal cognome della famiglia nobiliare con cui i Caruso entrano in partnership commerciale. Chiuso anche questo capitolo, a partire dalla scorsa vendemmia sull’etichetta campeggia il marchio Assuli. «Assuli è la continuazione e il presente della nostra Casa vinicola. I vigneti, il personale e i nostri consulenti sono rimasti gli stessi; a cambiare è la presenza e l’impegno della mia famiglia, che ha deciso di metterci la faccia diventando parte attiva e fondamentale nella conduzione dell’attività», spiega Roberto Caruso.

Quattro vigneti per 100 ettari 

Le vigne si trovano prevalentemente nel comune di Mazara del Vallo, divise in quattro appezzamenti. In tutto 110 ettari, di cui circa 100 vitati. La Cantina sorge in contrada Carcitella, circondata da circa 40 ettari tra i 120 e i 150 metri sul livello del mare. «Due grandi laghi garantiscono l’approvvigionamento idrico e conferiscono alla zona un particolare microclima». Gli altri appezzamenti sono Besi a Castelvetrano, di circa 17 ettari e una pendenza tra i 200 e i 250 metri; Fontanabianca a Salemi, con 56 ettari tra i 150 e i 250 metri; e infine Conca, nella scenografica località Segesta Calatafimi, dove i Caruso possiedono due ettari.

In cantina

Per la parte enologica la famiglia si affida alla consulenza esterna dell’enologo Lorenzo Landi. La cantina, di recente costruzione, realizzata in Perlato di Sicilia, è dotata delle migliori tecnologie di vinificazione. Tradizione e innovazione sono i due poli attorno a cui si sviluppa la produzione, per vini fortemente territoriali, ma al tempo stesso dotati di uno stile moderno e di grande pulizia.

I Grillo di Assuli: Fiordiligi e Astulfo

Lo scorso 24 gennaio il Ristorante Daniel dello chef Daniel Canzian di Milano ha ospitato un tasting di quattro etichette aziendali, due Grillo e due Nero d’Avola. Ecco le nostre note di degustazione:
Fiordiligi, Terre Siciliane Igt 2015 
Grillo 100% da terreni di medio impasto, ricchi di calcare e con buona dotazione minerale che vengono allevati a controspalliera con densità d’impianto di 5000 ceppi per ettaro. Dopo la pressatura molto soffice con pressa a membrana, il mosto fermenta a 16-17 °C in contenitori di acciaio inox dove matura per 4-5 mesi sur lies. Il successivo affinamento è di almeno 3-4 mesi in bottiglia. Grillo dal bouquet è fine ed elegante con note agrumate e tropicali. In bocca è datato di buona freschezza, mineralità e un delicato tocco salino.
Astolfo, Terre Siciliane Igt 2015
Grillo 100% dalle migliori piante selezionate a seguito di un’attenta zonazione aziendale. I terreni sono a medio impasto, ricchi di calcare e con buona dotazione minerale, allevati a controspalliera con densità d’impianto di 5000 ceppi per ettaro. In vigna usa la tecnica del diradamento e dell’inerbimento un filare sì e uno no. Dopo la pressatura molto soffice con pressa a membrana il mosto fermenta a 18-20 °C parte in contenitori di acciaio inox, parte in barrique di rovere francese non tostato. La maturazione di protrae in barrique per 6 mesi per il 25% della massa, a cui segue un affinamento di almeno 3-4 mesi in bottiglia. All’olfatto colpisce l’ampio ventaglio di note di frutta tropicale e fruttata, dove si distinguono soprattutto l’ananas e il cedro. In bocca la spiccata freschezza è accompagnata da un’elegante concentrazione. È un Grillo ricco, importante, dal gusto in continuo divenire.

I Nero d'Avola di Assuli: Lorlando e Besi

Lorlando, Terre Siciliane Igt 2014
Nero d’Avola 100% da terreni di medio impasto, ricchi di scheletro e ciottoli con buona dotazione minerale che vengono allevati a cordone speronato con densità d’impianto di 5000 ceppi per ettaro. La macerazione dura tra i 10 e i 15 giorni con tradizionali rimontaggi. La fermentazione avviene alla temperatura controllata di 26 °C, con malolattica svolta. Segue una maturazione di 3-4 mesi in acciaio inox e almeno 3-4 mesi in bottiglia. Al naso colpiscono i sentori di frutta rossa matura, in bocca grande equilibrio con tannini ben integrati e piacevolmente morbidi.
Besi, Terre Siciliane Igt 2013
Nero d’Avola 100% da terreni di medio impasto, ricchi di scheletro e ciottoli con buona dotazione minerale che vengono allevati a cordone speronato con densità d’impianto di 5000 ceppi per ettaro. La macerazione dura tra i 25 e i 30 giorni con rimontaggi tradizionali e delestage soffici. La temperatura di fermentazione si attesta tra i 26 e i 28 °C. Poi il vino matura per ben 18 mesi in botte grande di rovere e affina 6 mesi in bottiglia. Il bouquet è ampio e ricercato, con frutta rossa matura in evidenza, poi viola, grafite e spezie. Grande complessità aromatica ed equilibrio in bocca con tannini fini e notevole persistenza.

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