Aspettando Vinitaly 2024, agorà del wine business

Aspettando Vinitaly 2024, agorà del wine business

Ad attendere i professionisti del settore ci saranno 4.000 espositori dall’Italia e da altri 30 Paesi. Si annuncia una fiera sempre più internazionale e in linea con le esigenze delle imprese. Uno sguardo alle degustazioni, agli altri saloni ed eventi in contemporanea.

Quattromila Cantine espositrici dall’Italia e da altri 30 Paesi e un programma sempre più ricco di degustazioni, seminari, incontri e dibattiti tra cui scegliere. Sono i numeri con cui Vinitaly si presenta ai cancelli di partenza per la 56a edizione, che si svolge dal 14 al 17 aprile a Verona. «Il Salone internazionale del vino e dei distillati è ancora più targettizzato sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati esteri», dichiara Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. «Va in questa direzione anche il nuovo Piano strategico di Veronafiere “One 2024-2026”, che contempla un rafforzamento ulteriore della mission di Vinitaly volta ad amplificare la piattaforma promozionale del brand per garantire, al contempo, investimenti per l’incoming sulla manifestazione e sul prodotto italiano nelle piazze export più strategiche, grazie a un radicamento di Veronafiere ancora più capillare proprio in quelle aree».

Riflettori sui buyer stranieri

Per quanto riguarda la manifestazione veronese, continua il piano di recruiting dei buyer stranieri da 3 milioni di euro avviato lo scorso anno con un grande lavoro di squadra che coinvolge le istituzioni, Ice-Agenzia e il sistema camerale, e che nel 2023 aveva portato a Verona 29.600 operatori internazionali (corrispondenti a quasi un terzo delle presenze totali in fiera) con 11.000 appuntamenti pianificati tra espositori e buyer sulla piattaforma Vinitaly Plus, a cui si sono aggiunti quelli fissati direttamente tra aziende e operatori.

Novità e conferme

Ad intercettare le tendenze di consumo e garantire la rappresentazione del settore in linea con le esigenze del mercato ci pensano le aree tematiche di Vinitaly, con una serie percorsi di matching domanda-offerta di carattere sempre più internazionale. L’International Wine Hall, il padiglione dedicato alla produzione straniera, amplia lo spazio della Francia e, in particolare, delle maison di Champagne. L’Organic Hall, la vetrina del vino biologico certificato, e Micro Mega Wines – Micro size, mega quality, che si occupa delle produzioni di nicchia a tiratura limitata, hanno una nuova posizione all’interno dell’area C. Torna anche Mixology, lo spazio riservato all’arte dei cocktail e della miscelazione, con masterclass guidate dai bartender più talentuosi della piazza.

Le degustazioni in programma

Ricco il calendario delle degustazioni, a partire da quella di Civiltà del bere: Oltre le Doc, in programma il 14 aprile alle 15 in sala Tulipano Palaexpo, organizzata dalla nostra rivista per celebrare mezzo secolo di storia. Confermati al padiglione 10 il Vinitaly Tasting – The Doctor Wine Selection, tutti i giorni, a cura del critico Daniele Cernilli, e Young to Young, le degustazioni in cui giovani produttori si raccontano a giovani comunicatori del vino sotto la regia dei giornalisti Paolo Massobrio e Paolo Gatti, il 14-15-16
La serie Grand Tasting di Vinitaly propone: “Cool under pressure Italy’s sparkling world” condotto da Gabriele Gorelli MW (15 aprile ore 11, sala Tulipano Palexpo); “Le quattro Grandi B del vino italiano: Barbaresco, Barolo, Bolgheri e Brunello” (16 aprile ore 11, sala Argento Palaexpo) e “Italia-Cina: andata e ritorno, un viaggio alla scoperta dei mondi nuovi del vino” (17 aprile ore 11, sala Argento Palaexpo) entrambi firmati dal wine writer Ian D’Agata; “I grandi vini autoctoni italiani” guidato dall’enologo Riccardo Cotarella (16 aprile ore 15, sala Argento Palaexpo); “I 3 Moschettieri”, cioè Andrea Lonardi MW e Gabriele Gorelli MW e la wine educator e candidata MW Cristina Mercuri (14 aprile ore 15, sala Iris Palaexpo).

Competition e award

Si rinnova il Vinitaly Design International Packaging Competition, il concorso che il 13 aprile premia i migliori packaging e che diventa Vinitaly Design Award. Oltre al naming, le novità riguardano anche il regolamento che prevede alcune modifiche nel sistema di votazione. E giunge all’ottava edizione 5StarWines – the Book, la guida di vini in lingua inglese frutto della collaborazione tra Veronafiere e Assoenologi. Al suo interno anche la speciale sezione Wine Without Walls, dedicata ai vini biologici e biodinamici.

Gli altri saloni

All’interno del complesso fieristico, in contemporanea a Vinitaly, si svolgono i saloni internazionali Sol, che quest’anno torna alle origini e si concentra esclusivamente all’olio di oliva come International olive oil trade show, Xcellent Beer, dedicato alle birre artigianali, ed Enolitech, riservato alla filiera tecnologica. Mentre al di fuori dei saloni di Veronafiere, per gli appassionati di vino torna Vinitaly and the city con un programma di eventi nel centro della città scaligera, dal 12 al 15 aprile.

L’ouverture OperaWine

Solo su invito, invece, per una ristretta cerchia di addetti del settore, si può partecipare a OperaWine, la sera prima dell’inaugurazione di Vinitaly, il 13 aprile alle Gallerie Mercatali. Il programma, ormai collaudato, vede protagoniste le etichette di 131 produttori, che secondo la rivista americana Wine Spectator rappresentano il meglio del made in Italy negli States. Con 33 produttori presenti la Toscana è ancora una volta la regione capofila dell’evento, seguita da Piemonte (19 aziende) e Veneto (18). Tema del layout di OperaWine è la lirica, iscritta da quest’anno nel Patrimonio immateriale dell’Unesco.
Per il programma completo di Vinitaly, consultare il sito www.vinitaly.com, in costante aggiornamento.

Foto di apertura: la fiera si svolge a Verona dal 14 al 17 aprile © Veronafiere-Ennevifoto

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© Riproduzione riservata - 03/03/2024

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