Anteprima del Sagrantino. Riflettori accesi sull’annata 2019

Anteprima del Sagrantino. Riflettori accesi sull’annata 2019

In occasione della sua 18ª edizione, l’evento en primeur organizzato dal Consorzio di tutela cambia nome in “A Montefalco”. La vendemmia 2019 si è meritata l’attribuzione di 5 stelle e un punteggio di 95/100.

Arrivata alla sua 18ª edizione, l’Anteprima del Sagrantino cambia nome. D’ora in poi l’evento umbro –  che ogni anno richiama oltre un centinaio tra giornalisti della stampa nazionale ed estera, influencer, blogger e sommelier – si chiamerà A Montefalco. Un titolo che racchiude il senso di quello che oggi questo territorio vuole raccontare.
«A Montefalco rappresenta la prima edizione di un nuovo contenitore che si presenta ricchissimo di novità. Diventano protagonisti i vini delle Doc e Docg di Montefalco e di Spoleto», ha precisato il presidente Giampaolo Tabarrini, alla guida del Consorzio di tutela da circa due anni.

Tutte le tipologie in assaggio

In degustazione, nella sala consiliare del Palazzo comunale della cittadina collinare umbra, un ventaglio di vini delle nuove annate e di quelle già in commercio di Montefalco Bianco, Montefalco Grechetto, Spoleto Trebbiano Spoletino, Spoleto Trebbiano Spoletino Superiore, Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino, quest’ultimo sia in versione secco che passito. Durante la manifestazione i vini sono stati serviti dai sommelier Ais dell’Umbria. Si potevano degustare anche alla cieca in fasce orarie prenotabili per consentire un ricambio tra assaggiatori e permettere ai giornalisti di partecipare alle visite nelle Cantine del territorio aderenti al Consorzio.

Il debutto dell’annata 2019

Molto atteso l’appuntamento nel suggestivo complesso museale di San Francesco, contornato dagli affreschi di Benozzo Gozzoli, per la presentazione dell’annata 2019 del Sagrantino Docg, con la partecipazione dei produttori. Una vendemmia, la 2019, che ha beneficiato delle piogge primaverili seguite da un’estate calda, con temporali tra fine agosto e settembre per concludersi nella seconda metà di settembre con un tempo asciutto che ha favorito la raccolta delle uve al giusto punto di maturazione e di ottima qualità. Il risultato ha prodotto vini eleganti, con buona acidità e tannini fini, tanto da meritarsi un punteggio di 95/100 e l’attribuzione di 5 stelle.

Gli interventi delle autorità e degli esperti

All’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Montefalco Luigi Titta, sono intervenuti la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei con l’assessore all’agricoltura Roberto Morroni, il ricercatore archeologo Stefano Del Lungo, il neo presidente Ais Italia Sandro Camilli, la giornalista Alessandra Piubello e naturalmente il presidente del Consorzio di tutela dei vini di Montefalco Giampaolo Tabarrini. Interessante l’intervento di Del Lungo che ha spiegato l’origine del nome Sagrantino. Deriva dai falchi “sagri” presenti sul territorio (da qui il nome Montefalco) e anticamente colpiti da una pericolosa malattia curata dall’infuso del vino rosso dolce locale con petali di violette.

I numeri chiave delle Denominazioni e del Consorzio

Oggi la superficie vitata della denominazione, che si estende nei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano nell’Umbria, è di circa 750 ettari per il Sagrantino Docg e di 3 mila per il Montefalco Rosso Doc. Presenti anche vaste superfici di Trebbiano Spoletino, un vitigno che sta coinvolgendo ogni anno di più i produttori locali. Un vino che anche nella versione spumante sta dando ottimi risultati qualitativi. La produzione annua di Montefalco Sagrantino Docg è di circa 1 milione di bottiglie. «Anche sul piano commerciale», ha raccontato Tabarrini, «siamo molto soddisfatti. L’afflusso di turisti, richiamati proprio dalla fama del vino oltre che dalla bellezza del territorio e dei suoi tesori artistici, è in continua crescita. Anche all’interno del Consorzio, che riunisce oggi 72 cantine, c’è grande interesse a collaborare e a condividere le più diverse informazioni per portare avanti un discorso comune».

In apertura: foto di gruppo per i produttori che hanno partecipato con i loro vini all’Anteprima 2023

Tag: ,

© Riproduzione riservata - 09/05/2023

Leggi anche ...

Vini contemporanei da antichi vitigni. Il seminario a Vinitaly
In Italia
Vini contemporanei da antichi vitigni. Il seminario a Vinitaly

Leggi tutto

Roma Doc, largo ai giovani. I casi Borgo del Cedro e Federici
In Italia
Roma Doc, largo ai giovani. I casi Borgo del Cedro e Federici

Leggi tutto

Derthona Due.Zero, il vino bianco composito, longevo e sempre più ambito
In Italia
Derthona Due.Zero, il vino bianco composito, longevo e sempre più ambito

Leggi tutto