Finanziamento garantito dal magazzino dei vini: succede a Castiglion del Bosco
Per la prima volta, Castiglion del Bosco usufruisce di un finanziamento su privilegio, fornendo come garanzia il vino sfuso in magazzino. Un’operazione da 1 milione di euro della durata di 4 anni.
Castiglion del Bosco, storica realtà produttiva a Montalcino, ha ottenuto il primo finanziamento nella forma tecnica di inventory loan. Nel dettaglio, si tratta di un credito di 1 milione di euro messo a disposizione da Banco Bpm all’azienda di Massimo Ferragamo (dal 2003), garantito dai pregiati vini in magazzino. Una soluzione per supportare le imprese che necessitano di tempo per affinare e valorizzare le proprie produzioni.
Come funziona l’inventory loan
La Tenuta di Castiglion del Bosco si estende su 2 mila ettari nel cuore della Val d’Orcia, ma il cuore della produzione, che ammonta a 250 mila bottiglie all’anno, è rappresentato da quattro diverse etichette di Brunello di Montalcino Docg. Banco Bpm ha erogato il finanziamento utilizzando il privilegio sul magazzino di vino sfuso “atto a divenire Brunello di Montalcino“. Ed è la prima operazione di questa tipologia sul territorio, che si avvale della collaborazione di PwC e Valoritalia per i servizi di consulenza e certificazione.
I meccanismi di controllo
Il finanziamento ha una durata di 4 anni e il privilegio garantisce il credito, lasciando il vino sfuso nella piena disponibilità della Cantina. Per tutta la durata del finanziamento, quindi, il vino a garanzia potrà essere sostituito da quello delle vendemmie successive, per consentire l’imbottigliamento e l’invecchiamento delle annate prossime alla messa in commercio. PwC e Valoritalia svolgeranno verifiche fisiche sul magazzino periodicamente; Valoritalia inoltre controllerà la corrispondenza dei quantitativi riportati nei registri SIAN e preleverà dei campioni, al fine di verificare i requisiti previsti dal Disciplinare.
Il finanziamento su privilegio è uno strumento utile ai produttori
Simone Pallesi, amministratore unico di Castiglion del Bosco, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di aver costruito questa operazione innovativa, che ci auguriamo possa diventare un riferimento importante per la nostra Denominazione in una fase congiunturale difficile. Il finanziamento su privilegio valorizza lo sfuso e sostiene il produttore nel percorso di affinamento del vino in cantina, creando valore per l’intera Denominazione».
Un esempio di sinergia positiva banca-impresa
«Questa operazione ha anche un valore simbolico per il contributo che tale strumento potrà dare, anche in futuro, allo sviluppo di un’eccellenza italiana come il Brunello», ha commentato con soddisfazione Adelmo Lelli, responsabile direzione territoriale tirrenica di Banco Bpm. «Valoritalia ha consentito di sviluppare strumenti finanziari innovativi destinati alle imprese vitivinicole, fornendo le necessarie garanzie tecniche che da sempre costituiscono uno degli elementi problematici per la concessione del credito», ha sottolineato il direttore generale Giuseppe Liberatore. «Questo è un modello virtuoso destinato a diffondersi in tutta Italia e a portare notevoli vantaggi al settore vitivinicolo, anche in periodi ordinari».
© Riproduzione riservata - 08/08/2020