La Tensione è il titolo della Vendemmia d’Artista di Ornellaia 2016, limited edition dell’ultima annata in commercio di questo celebre Bolgheri Doc. Ma è anche il tema cardine della ricerca Censis per Ornellaia, commissionata dalla Tenuta, che analizza i cambiamenti in atto nella società contemporanea.
Ornellaia 2016 La Tensione interpretato dall’artista iraniana Shirin Neshat è stato presentato il 7 febbraio nella sede di Sotheby’s di palazzo Serbelloni a Milano. Per l’occasione è stata anche presentata la ricerca del Censis, commissionata da Ornellaia, sui meccanismi evolutivi in atto nella nostra società, a partire dai tre grandi processi di rimescolamento e di affiancamento in atto: quello di genere, quello di cittadinanza e quello tecnologico.
Sempre più donne professioniste
Analizzando le posizioni apicali (manageriali), negli ultimi 10 anni (2008-2017) in Italia è fortemente aumentata la quota percentuale delle donne professioniste: avvocati (+17,3%), architetti (+12,5%), medici (12%), giornalisti (+11,3%), commercialisti (+11,2%). Anche nelle carriere pubbliche le quote rosa fanno registrare una netta crescita: magistrati (+15,4%), prefetti (+12,9%), diplomatici (+10,2%). Nel mondo delle imprese private la partecipazione femminile è cresciute meno.
L’evoluzione della ristorazione
I settori che hanno visto un maggiore aumento di cittadini stranieri in posizioni apicali sono l’edilizia (+6,8%), il commercio (+5,7%) e alberghi e ristorazione (+5,4%). Il mondo della ristorazione e dell’accoglienza è anche quello in cui è esplosa maggiormente la trasformazione tecnologica, con una variazione percentuale rispettivamente del +22,8% e del +21,4%.
Preparazione, adattamento e tecnologia
Per crescere, per le donne è stato importantissimo il “sapere accumulato” cioè la loro preparazione di base, per gli stranieri la capacità di adattamento e per la tecnologia un mix di queste due cose. Dove c’è rimescolamento e apporto specifico si sono creati benefici economici per tutto il sistema: per esempio, le imprese agricole gestite da donne, che possiedono il 21% della superficie agricola, producono invece ben il 28% del Pil agricolo nazionale; così come gli stranieri del settore alberghi e ristoranti, pur rappresentando il 10,7% dei lavoratori, producono il 18,4% del Pil.