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Le bollicine Villa Franciacorta al 9º piano del Ristorante Asola

23 Maggio 2014 Jessica Bordoni
Dal piccolo borgo di Monticelli Brusati, tra i più belli di Franciacorta, al nono piano del Brian&Barry Buildings San Babila, con vista mozzafiato sul cuore di Milano. La Cantina Villa Franciacorta ha scelto il nuovo Ristorante Asola, capitanato dallo chef Matteo Torretta, per presentare alla stampa le sue etichette top. Parola d'ordine: abbinamento, con piatti realizzati su misura - non a caso Torretta definisce la sua cucina “sartoriale” - per esaltare le caratteristiche dei pregiati millesimé della storica azienda bresciana. PARTENZA IN ROSA - A fare gli onori di casa c'erano Roberta Bianchi, figlia del fondatore di Villa Franciacorta Alessandro Bianchi, e suo marito Paolo Pizziol, che hanno accompagnato gli ospiti in questo percorso plurisensoriale. Con le chips di pane e grissini alla paprika e parmigiano, proposte come entrée, c'erano le bollicine del Rosé Brut Franciacorta Docg 2009, elegante blend di Chardonnay (60%) e Pinot nero (40), che resta ben 30 mesi sui lieviti. LA GRANDE EMOZIONE - Poi il fiore all'occhiello aziendale: il Metodo Classico Emozione, Brut Franciacorta Docg 2009, nel cui uvaggio oltre allo Cardonnay (85%) e al Pinot nero (10%) é prevista una piccola aggiunta di Pinot bianco (5%). «Il nome di quest'etichetta, che fino a un paio di anni fa si chiamava semplicemente Brut», spiega Roberta Bianchi, «è legato a una verticale di 30 annate a partire dal primo millesimo, il 1978, messo in commercio nell'81. Ebbene, durante il supertasting la parola in assoluto più pronunciata è stata proprio emozione, tanto da spingerci a questa nuova nomina!». A far da controaltare alla versatilità e all'intensità del Brut c'era una seducente crema di cannellini, calamaro sfrangiato e limone. BRUT, BRUT SATÈN e DEMI-SEC - Dal mare alla terra con la battuta di fassona con salsa affumicata e aria di parmigiano per accompagnare l'Extra Blu, Extra Brut Franciacorta Docg 2007, che affina ben 5 anni sui lieviti dopo un parziale passaggio in barrique prima del tirage. Il risultato è un vino assai complesso e di grande personalità. Dopo i secondi, sorprendentemente si ritorna al primo: uno speciale risotto al prezzemolo in essenza di vongole che accentua le note sensuali del Brut Satèn Franciacorta Docg 2009. Dulcis in fundo, la banana split sferica del pastry chef Galileo Reposo, in perfetta sintonia con il Rosé Demi-sec Franciacorta Docg, il rosato storico della Cantina, elegantemente cremoso e delicato. PROSSIMI APPUNTAMENTI - I vini di Villa Franciacorta saranno il 26 maggio ai Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano in occasione del Festival Franciacorta, mentre il 14 e il 15 giugno l'azienda aderisce alla manifestazione Franciacortando e apre le sue porte a visite guidati ai vigneti, in cantina e tra le viuzze del borgo Monticelli Brusati. Gli amanti delle bollicine Metodo Classico di Lombardia sono avvertiti! Per maggiori info: www.villafranciacorta.it

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