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Prima annata biologica per la Tenuta Podernovo della famiglia Lunelli

24 Settembre 2012 Anna Rainoldi
A partire da questa vendemmia i vini di Podernovo (Terricciola, Pisa), tenuta toscana di proprietà della famiglia Lunelli, sono ufficialmente prodotti bio. I 24 ettari vitati, coltivati soprattutto a Sangiovese, hanno infatti ricevuto la certificazione del passaggio al biologico, a tre anni dalla conversione, dopo le verifiche di legge. BIO E NUOVA DOC - Delle due etichette prodotte, l’Aliotto (Sangiovese 60%, Cabernet, Merlot e altre uve locali 40%) in versione bio sarà sul mercato dal 2014, mentre il Teuto (Sangiovese 80%, Merlot e altre uve locali 20%), che richiede tre anni di affinamento, uscirà l’anno successivo, fregiandosi anche della recentissima Doc Terre di Pisa. ANIMAVITIS: LA TECNOLOGIA A INFRAROSSI - Escludendo l’uso di prodotti di sintesi, diserbanti e concimi chimici, la famiglia Lunelli ha deciso di ricorrere all’avanguardia tecnologica per controllare lo sviluppo delle uve: per la prima volta in Italia, la tenuta si è dotata del programma Animavitis, che con sensori infrarossi monitora costantemente la condizione vegetativa del vigneto, consentendo di programmare interventi mirati e decidere quando vendemmiare. ALTRI INTERVENTI ECOSOSTENIBILI - Parallelamente alla certificazione di Podernovo, la famiglia sta convertendo al biologico anche la Cantina umbra di Castelbuono (Bevagna, Perugia). In Trentino, inoltre, dal 2009 i vigneti delle bollicine Ferrari e dell’azienda agricola Lunelli stanno seguendo il progetto di agricoltura integrata “Viticoltura di montagna salubre e sostenibile”.

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