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Antoniolo: attenzione ai cru

Antoniolo è un monumento al Gattinara. A conduzione familiare, la Cantina ha 15 ettari e una produzione annua intorno alle 60 mila bottiglie. Un importante fattore pedologico accomuna tutti i terreni vitati, capace di spiegare almeno in parte la durevolezza dei suoi vini: il carattere spiccatamente acido dei suoli e la loro ricchezza minerale, composta di porfido, granito, potassio, magnesio e ferro. Per non dire dell’effetto “lente” dei terreni rocciosi di origine vulcanica presenti nella zona, capaci di assorbire poco calore di giorno e di rimanere freschi durante la notte. L’idea di vinificare separatamente i due principali vigneti aziendali, l’Osso San Grato e il San Francesco, creando per la prima volta due cru di Gattinara, prodotti sempre nel solco della tradizione enologica del territorio, venne congiuntamente a Rosanna Antoniolo e a Luigi Veronelli. E così fu: a partire dal 1974 nacquero i due vini. L’azienda Antoniolo è tra le poche a possedere in cantina la serie storica quasi completa della sua produzione, dal 1955. Sino al 1973 in un’unica versione, e poi i due cru. «Il mercato negli ultimi anni», ci racconta Lorella Antoniolo, «ha dimostrato un interesse crescente per le vecchie annate. La grande capacità del Nebbiolo di farsi ricco e complesso nel tempo è la chiave di tutto. Vendiamo ancora vecchi millesimi: 1961, 1964, 1967, 1974, 1978

Lorella Antoniolo

e 1988 (Gattinara); 1978, 1979, 1982, 1985, 1996, 1997, 1998, 1999 e 2000 (Vigneto San Francesco). I valori dei vini variano a seconda dell’annata e della tipologia; indicativamente ci collochiamo intorno ai 100 euro per i Gattinara degli anni Sessanta, 60-80 euro per gli anni Settanta, 50-60 euro per gli Ottanta». Fra le annate più recenti le chiediamo su quali si sentirebbe di scommettere dal punto di vista della longevità. Risponde: «Sicuramente sul 1999, grandissimo vino di territorio, molto fine ed elegante; quindi sul 2004, più giocato su struttura e potenza». La sua annata del cuore è il 1961, prima importante vendemmia!

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© Riproduzione riservata - 15/09/2009

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