In Italia In Italia Emanuele Pellucci

I primi 90 anni di Marco Felluga (e i 50 di Russiz Superiore)

I primi 90 anni di Marco Felluga (e i 50 di Russiz Superiore)

«Novant’anni volati via troppo in fretta» dice con voce ferma e senza un minimo di commozione Marco Felluga di fronte a 150 invitati raccolti sabato scorso nella suggestiva cantina d’invecchiamento di Russiz Superiore, a Capriva del Friuli, per festeggiare i suoi “primi” 90 anni. Tra gli ospiti, parenti, amici, giornalisti, uomini delle istituzioni e tanti vecchi amici del settore, come Benito e Giannola Nonino, Walter Filiputti, Angelo Solci e il tecnico che per anni ha seguito Russiz Superiore, Giovanni Bignucolo.

In questo lavoro non si è mai “arrivati”

«Purtroppo il tempo passa troppo presto», ha aggiunto avendo a fianco il figlio Roberto, al quale già da una ventina d’anni ha passato il testimone dei due marchi storici di famiglia (Marco Felluga e Russiz Superiore), «però confesso che in tutti questi anni mi sono divertito lavorando, con una passione che ho cercato di trasmettere ai miei figli. Il nostro è un lavoro dove non dobbiamo mai pensare di essere arrivati, perché in questa attività non si arriva mai, ma anzi bisogna cercare ogni anno che passa di fare un vino sempre migliore».

 

Marco Felluga, Walter Filiputti e Roberto Felluga

Marco Felluga, Walter Filiputti e Roberto Felluga

 

Marco Felluga, 90 anni di storia del vino friulano

Qualcuno ha definito il suo percorso di vita e di lavoro «una storia di intuizioni», perché non c’è dubbio che Marco Felluga, quarta generazione di una famiglia legata al vino, sia uno dei patriarchi dell’enologia friulana. Personaggio di spicco del Collio goriziano, per il quale si è speso sia sul fronte del miglioramento qualitativo dei vini che su quello della valorizzazione e della conoscenza sui mercati mondiali.

50/90 Marco Felluga, Collio Bianco Gran Selezione

Per celebrare questa importante ricorrenza, oltre alla cena di gala, sono stati realizzati un libro e un vino che il figlio Roberto gli ha voluto dedicare: il Collio Bianco Gran Selezione 50/90. Un’etichetta che racchiude in sé l’esperienza, la passione e la creatività delle aziende Marco Felluga e Russiz Superiore, per la prima volta insieme, e i valori trasmessi da Marco a Roberto. Occorrerà però ancora un po’ di tempo prima che gli estimatori lo possano degustare, dal momento che la Docg Collio entrerà in vigore solo con la vendemmia 2018.

Anche un libro dedicato alla doppia ricorrenza

50/90 è il libro scritto da Walter Filiputti (con le immagini di Tiziano Scaffai) che racconta, da un lato la storia di Marco Felluga, 90 anni orgogliosamente portati, intrecciata con quella del Collio, un territorio che ha contribuito in modo decisivo a valorizzare con una vita imprenditoriale tutta dedicata al vino. E dall’altro, i 50 anni che tutta la famiglia ha percorso e dedicato a Russiz Superiore, il suo capolavoro.

 

50/90 Marco Felluga, la bottiglia commemorativa

 

Così nacque “il” Collio

Marco ha compreso come pochi ciò che bisognava fare perché queste colline eoceniche del Nord-Est, straordinariamente vocate alla viticoltura, diventassero “il” Collio, zona d’elezione nella storia enologica d’Italia, da dove è partito il nuovo stile dei vini bianchi di quello che sarebbe stato, a partire dal 1970, con l’affermarsi di una nuova imprenditoria vinicola di gran successo, il Rinascimento del vino italiano.

Chi è Marco Felluga

Uomo pragmatico, molto esigente sul lavoro, munito di una grande intelligenza e sorretto da un intuito fuori del comune e da una vasta cultura, Felluga ha dedicato la sua vita di produttore, oltre che alle proprie aziende, anche alla causa comune del territorio, tant’è che ha ricoperto per due mandati la carica di presidente del Consorzio Collio.

L’ultima generazione in Cantina

Oggi a portare avanti questo impegno è il figlio Roberto Felluga (quinta generazione di questa dinastia di viticoltori d’origine istriana, approdata in Friuli Venezia Giulia negli anni Venti del secolo scorso) che a sua volta, in futuro, trasmetterà conoscenze e dedizione alla figlia Ilaria.

Nuovi obiettivi: valorizzare il Pinot bianco

Nonostante l’età avanzata, Marco ha ancora lo spirito per puntare a nuovi obiettivi: «Mi piacerebbe», ha spiegato durante la cena,«fare un progetto sul Pinot bianco, perché ritengo che questo vino non abbia ancora il posto che si merita nel panorama mondiale, dove trova ancora il muro del Pinot grigio. L’idea è di mettere perciò assieme un gruppo di produttori per cercare di diffonderlo ulteriormente».

 

Daniele Sergon, sindaco di Capriva del Friuli, dà la cittadinanza onoraria a Marco Felluga

 

Le altre tenute dal Friuli alla Toscana

Particolarmente toccante è stato il saluto rivolto al padre dalle figlie Patrizia e Alessandra, che lo hanno ringraziato per tutto quanto fatto per loro e per l’azienda. «Hai dato la libertà a ognuno di noi», ha detto Alessandra, «di seguire la nostra strada». Se Roberto continua la tradizione dei marchi Marco Felluga e Russiz Superiore, la sorella Patrizia si occupa dell’azienda Zuani (Collio) mentre Alessandra si divide tra il Castello di Buttrio (Colli Orientali del Friuli) e la toscana San Nicolò a Pisignano (San Casciano Val di Pesa).

Un modello per tutti

A festeggiare Marco Felluga anche l’assessore regionale alle Risorse Agricole e Forestali Cristiano Shaurli e il sindaco di Capriva del Friuli Daniele Sergon, che lo ha insignito della cittadinanza onoraria. «Di fronte ad una ricorrenza come questa non ci si può che inchinare, riconoscenti», ha commentato l’assessore Shaurli, «Marco Felluga è un patriarca che ha fatto la storia del vino friulano ed italiano. Un modello per tutti».

 

Foto: Fulvio Udine

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© Riproduzione riservata - 31/10/2017

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