34 milioni per la ripresa del settore vino solo in Occitania

34 milioni per la ripresa del settore vino solo in Occitania

Ben 34 milioni di euro verranno destinati al rilancio del comparto vinicolo nella Francia del sud. Il piano straordinario di investimenti post-Coronavirus è stato approvato a fine maggio, grazie al lavoro congiunto del consiglio regionale, dei sindacati e degli altri organi di rappresentanza del settore.

Il vino rappresenta un settore chiave dell’economia francese. E altrettanto significativi sono gli aiuti economici destinati alla rinascita post-pandemia. Venerdì 29 maggio il consiglio regionale dell’Occitania e i rappresentanti dell’industria vinicola della Francia meridionale hanno ratificato un piano di ripresa ambizioso e con effetto immediato. Sul piatto ci sono complessivamente 34 milioni di euro. Una cifra considerevole per rilanciare le vendite di vino e aiutare direttamente le aziende del territorio.

Gli obiettivi di un piano di rilancio “senza precedenti”

Per l’enologo Gérard Bertrand si tratta di “un piano di rilancio senza precedenti in Francia, per quanto riguarda le risorse che sono state messe a disposizione”. Nell’immediato, lo scopo è salvaguardare i posti di lavoro, incrementare le vendite e aiutare le aziende vitivinicole a riconquistare quote di mercato. Ma non mancano anche altri obiettivi di più ampio respiro, come incentivare le aziende a sviluppare partnership commerciali pluriennali, aumentare il valore di mercato dei vini locali e salvaguardare la produzione dei vini dolci caratteristici della regione (vins doux naturels).

Uno sforzo collettivo per sostenere il settore vino

Il piano di ripresa ha il sostegno del consiglio regionale dell’Occitania (che da quattro anni riunisce i territori di Languedoc-Roussillon e Midi-Pyrénées), dei consigli regionali delle imprese e per la promozione, dei sindacati del settore vitivinicolo, della Camera regionale dell’Agricoltura e degli organismi professionali del vino. Tra questi: l’Inter Oc (Interprofession des Vins Pays d’Oc Igp), l’Ivso (Interprofession des Vins du Sud-Ouest), il Civl (Conseil Interprofessionnel des Vins Aoc du Languedoc et des Igp Sud de France), il Civr (Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon) e la Gardoise, che fa parte dell’Inter Rhône. Il progetto sarà approvato definitivamente con il voto dei rappresentanti regionali eletti a luglio.

Da dove arrivano i fondi?

Dei 34 milioni di euro messi a disposizione, 14 saranno forniti dal Consiglio regionale dell’Occitania e dai consigli economici e per la promozione. I fondi serviranno a coprire le spese di marketing e comunicazione delle aziende vinicole, compresa la partecipazione a fiere, mentre mezzo milione di euro sarà destinato a una campagna di promozione dei vini della regione. L’80% del budget sarà distribuito sotto forma di aiuti diretti alle imprese. I restanti 20 milioni di euro saranno dati dalle organizzazioni di categoria del settore vitivinicolo (14 milioni da Inter Oc, più 2 milioni a testa da Civl, Civr e Ivso).

I numeri del vino in Occitania

La produzione vitivinicola in Occitania si estende in oltre 270.000 ettari vitati per 14 milioni di ettolitri di vino prodotti ogni anno. La regione include 93 denominazioni territoriali (fra cui 59 Dop). Nella regione operano circa 22.600 aziende vinicole con un fatturato di 1,3 miliardi di euro e circa 100.000 lavoratori impiegati nel settore. L’uva da vino rappresenta il 20% della produzione agricola della regione (dati 2017) e l’export ammonta a 925 milioni di euro in valore (dati 2018).

Non solo aiuti mirati al settore

Oltre ai programmi del governo nazionale, la regione è stata sostenuta da una serie di misure adottate per fronteggiare la crisi del Covid-19. Le aziende vinicole hanno potuto beneficiare dei Fonds de Solidarité Régional, che forniscono aiuti alle imprese che non hanno avuto accesso a un prestito garantito dallo Stato (Pge). Alle imprese sono state inoltre concesse proroghe, rinvii o esenzioni dal rimborso del prestito. Inoltre, la Solidarité Alimentation Occitanie, lanciata a marzo, ha contribuito a promuovere le forniture locali per il mantenimento dell’attività economica nella regione.

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© Riproduzione riservata - 04/06/2020

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