Nella cittadina al confine tra il Collio friulano e la Brda slovena, in provincia di Gorizia, nasce il movimento del vino naturale italiano. A partire dal pioniere Joško Gravner, si espande con Radikon, La Castellada e Podversic.
La rivoluzione del “movimento naturale” del vino italiano ha principalmente un nome e un cognome: Joško Gravner (che molti ancora pronunciano, incomprensibilmente, “Grauner”). Nella seconda metà degli anni Novanta, all’apice del successo, spiazzò il mondo intero con una rivoluzione che sembrava follia. Deluso da un viaggio in California dove assaggia vini senza identità, si rivolge al Vecchio Mondo e alla terra d’origine del vino, la Georgia, nel Caucaso, linea di confine tra Europa e Asia, ma al tempo ancora sotto l’influenza del regime sovietico e dunque impossibile da avvicinare per comprendere le tecniche locali di lavorazione.
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