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La Russia torna a bere vino italiano

La Russia torna a bere vino italiano

Torna a crescere l’import di vino italiano in Russia, che sfida la crisi economica e dei consumi: lo Stivale si conferma primo partner commerciale del Paese. La prossima occasione d’incontro fra la nostra enologia di qualità e il trade russo è fra meno di una settimana: lunedì 4 e mercoledì 6 giugno l’ottava edizione di Solo Italiano Grandi Vini Russia fa tappa a Mosca e San Pietroburgo. L’evento organizzato da Iem – International Exhibition Management per promuovere il vino italiano nel mondo è l’occasione giusta per fare il punto sull’andamento del mercato sovietico, sulla scorta dei dati forniti da Nomisma – Wine Monitor.

La Russia supera la crisi. E l’Italia vola

«Il mercato russo sta reagendo molto positivamente alla crisi economica e dei consumi che ha attanagliato il Paese negli ultimi anni», spiega Marina Nedic, Managing Director di Iem. «Fra gennaio e novembre 2017 le importazioni di vino sono aumentate del +12,2% in quantità e ben del +37,6% in valore rispetto al 2016: poco più di 779 milioni di euro per 3.990 mila ettolitri totali». Ancora più incisiva è la crescita del vino italiano, che guida la ripresa del settore con il +37,9% in quantità e addirittura il +41% in valore. Da gennaio a novembre 2017 il Bel Paese ha venduto oltre 716 mila ettolitri di vino, pari a 222,58 milioni di euro: quasi il 29% del valore complessivo delle importazioni enoiche.

Attenzione alla concorrenza francese

Lo Stivale si conferma primo partner commerciale del Paese, ma non deve abbassare la guardia: al secondo gradino la Francia sta recuperando terreno, con 141,26 milioni di euro (+38%) per 358 mila ettolitri (+35,1%), mentre la concorrenza spagnola paga ancora lo scotto di un prezzo medio davvero basso (1,15 euro al litro contro i 3,11 dell’Italia), ma resta primo esportatore indiscusso per quantità (1,133,22 mila ettolitri per 130,86 milioni di euro). Il nostro asso nella manica si conferma la ristorazione: la cucina italiana, molto amata dai consumatori russi, costituisce un canale privilegiato per valorizzare la qualità delle etichette made in Italy.

Le performance del vino italiano in Russia: bollicine e rossi Dop

La sfida si gioca nel rilancio del comparto spumanti. L’import totale di bollicine fra gennaio e novembre 2017 vale 118 milioni di euro (+39,9%) per 279 mila ettolitri (+31,2%), con un prezzo medio al litro di 4,25 euro (+6,7%). I rossi Dop sono un altro cavallo di battaglia su cui puntare. I toscani si confermano i più amati (6,9 milioni di euro per 16,3 mila ettolitri), mentre il Piemonte registra una crescita imponente in valore (+90% con 2,2 milioni di euro) e un prezzo medio da competizione: 7,2 euro al litro. Cresce anche l’interesse per i vini veneti a denominazione: rossi (+45%, 1,9 milioni di euro) ma soprattutto bianchi (+77,4%, 2 milioni di euro).

Solo Italiano 2018

Solo Italiano 2018 si preannuncia un’edizione di grande successo, forte del crescente interesse registrato anche in un anno difficile come il 2017. L’evento di Iem consente alle aziende vinicole italiane di incontrare direttamente i professionisti locali (importatori, distributori, sommelier, canale ho.re.ca.), la stampa e i consumatori di alto profilo, grazie a un ricco programma di seminari, degustazioni guidate e workshop. Oltre al walk-around tasting delle Cantine protagoniste, presso il Lotte Hotel di Mosca (2 Bld., 8 Novinskiy Blvd) e il Sokos Hotel Palace Bridge di San Pietroburgo (Birzhevoy pereulok 4) si terranno tre degustazioni guidate a cura del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, del Consorzio Vino Chianti e dell’Istituto Grandi Marchi.

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© Riproduzione riservata - 30/05/2018

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