In Italia In Italia Jessica Bordoni

Pinot grigio delle Venezie: il primo convegno nazionale

Pinot grigio delle Venezie: il primo convegno nazionale

Il 14 ottobre, nella città della Serenissima, si alza il sipario sulla nuova denominazione Pinot grigio delle Venezie. Al centro del dibattito e delle degustazioni il bianco italiano più venduto al mondo proveniente da Trentino, Veneto e Friuli.

Dove avrebbe potuto tenersi il primo convegno nazionale del Consorzio Vini Doc delle Venezie se non a Venezia, città simbolo di questa nuova denominazione, evocata fin dal nome? L’evento, riservato a stampa e operatori, è in programma lunedì 14 ottobre nel cuore della Serenissima: due prestigiosi hotel del sestiere Cannaregio, a poche centinaia di metri dalla chiesa di San Geremia, che custodisce le venerate spoglie di Santa Lucia, e dal caratteristico ponte della Costituzione, progettato dall’archistar spagnola Santiago Calatrava.

Albino Armani, presidente del Consorzio

Il programma del convegno

Dalle 9 alle 12 la sala Mozart dell’Hotel Amadeus ospita la conferenza “I valori del Pinot grigio delle Venezie Doc”, introdotta da Albino Armani, presidente del Consorzio, e coordinata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. Durante l’incontro interverranno autorità in materia di Pinot grigio, sia italiane sia estere, chiamate a fare il punto sul presente e sulle prospettive future di questo bianco di successo. Il vitigno resta al centro anche del successivo walk-around tasting, in programma dalle 12.30 alle 16 al vicino Hotel Principe.

Il Triveneto protagonista

La sfida del Consorzio è partita nel 2016 con il riconoscimento della Doc. Ora l’ è riposizionare il Pinot grigio italiano sul mercato internazionale attraverso lo sviluppo di una denominazione dal profilo unitario e dall’identità territoriale distinta. Oggi la produzione made in Italy occupa il 45% di quella mondiale ed è in crescita. Ma più che di primato nazionale, bisogna parlare di “fenomeno Nordest”: l’85% dei vigneti si concentra nel Triveneto, l’area geografica che unisce climaticamente e culturalmente Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. In tutto 25 mila ettari produttivi, oggi finalmente riuniti sotto il cappello “delle Venezie”.

La sfida dell’eccellenza

La campagna di comunicazione del Consorzio, presentata a Vinitaly, ruota intorno al concetto di “Stile Italiano”. «Quasi la totalità del prodotto Doc viene venduta oltre confine. In particolare gli Stati Uniti assorbono il 37% delle quote export. Seguono la Gran Bretagna con il 27% e la Germania al 10%», precisa Albino Armani. «Il nostro lavoro consortile vuole garantire un Pinot grigio nazionale capace di distinguersi per personalità e qualità, grazie a una riduzione delle rese per ettaro e a una meticolosa attività di controlli e analisi organolettiche. L’obiettivo è offrire un vino che vada oltre il vitigno per mostrarsi con un’immagine diversa, in cui emergano territorio e uva di eccellenza».

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2019 . Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 27/08/2019

Leggi anche ...

Simply the best 2024: la sesta edizione conferma il successo del nostro format milanese
In Italia
Simply the best 2024: la sesta edizione conferma il successo del nostro format milanese

Leggi tutto

Pre British, ovvero il Marsala prima del Marsala
In Italia
Pre British, ovvero il Marsala prima del Marsala

Leggi tutto

Vintage Carpineto: 100 mila bottiglie vintage a disposizione dei collezionisti
In Italia
Vintage Carpineto: 100 mila bottiglie vintage a disposizione dei collezionisti

Leggi tutto