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Petrolo: convincere le piante a produrre poco

Petrolo: convincere le piante a produrre poco

Annate storiche di vini mitici (15): Toscana II parte

Dalla metà degli anni Ottanta questa azienda-icona di Mercatale Valdarno ha deciso di puntare tutto su due etichette: il Sangiovese Torrione e il Merlot Galatrona. L’idea di focalizzarsi su un grande Sangiovese proveniente dai migliori vigneti della tenuta venne alla patronne Lucia Bazzocchi. Con il figlio Luca Sanjust fu messo a punto il Galatrona. Oggi si producono circa 50.000 bottiglie di Torrione e 20.000 di Galatrona, ottenuti da 135.000 piante: come dire, mezza bottiglia a ceppo!

Galatrona

GALATRONA – Luca Sanjust ci spiega il segreto del lungo ciclo di vita dei suoi vini: «Cerchiamo di convincere le piante a produrre il meno possibile in maniera equilibrata. Ciò è possibile grazie a un maniacale lavoro in vigna. In cantina usiamo tini di cemento vetrificato, vinificando ogni giorno una parcella di vigna in base alla maturazione delle uve. Questo comporta vinificazioni con quantità limitate di mosto, svolte senza l’ausilio di lieviti selezionati. Svolta la fermentazione il vino va in legno: barrique francesi nuove per il Galatrona, piccoli fusti di 1°, 2° e 3° passaggio o tonneau nuovi o di 1° passaggio per il Torrione; per il Galatrona l’affinamento durerà 18-19 mesi. Galatrona si presta a un lungo invecchiamento e maturando in bottiglia si fa sensuale; al tempo stesso sa essere piacevole anche da subito. In ogni caso il suo apice evolutivo lo raggiunge dopo 10-15 anni. Oggi i Galatrona 1997 e 1998 che ancora serbiamo in cantina sono eccellenti!».

LA SCELTA DEL MERLOT E LE ANNATE MIGLIORI – Li interroghiamo sulla scelta di produrre un Merlot in purezza: «Le persone che amano questo vino ne apprezzano la personalità: poco varietale e molto toscana. Il Galatrona, oltre ai frutti di bosco, ha una mineralità arricchita da note vegetali di salvia, rosmarino, corbezzolo, e una particolare balsamicità che, insieme all’acidità, rende il frutto vivo, mai stucchevole». Quali sono le annate sinora da ricordare? «Oltre a quelle già citate, la 2004 e la 2007, quest’ultima ancora giovanissima, sono due grandi annate, ciò grazie alla perfetta maturità raggiunta in vigna dalle uve e in virtù dall’estrema cura delle lavorazioni di cantina».

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© Riproduzione riservata - 21/06/2012

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