In Italia In Italia Emanuele Pellucci

Montalcino: atto vandalico a Case Basse-Soldera. Danni per oltre 5 milioni di euro

Montalcino: atto vandalico a Case Basse-Soldera. Danni per oltre 5 milioni di euro

A cinque anni di distanza dalla brutta vicenda di Brunnellopoli, Montalcino torna sulle pagine dei giornali e della tv per un altro grave episodio legato ancora una volta al suo vino più pregiato. Eppure solo pochi giorni fa il Consorzio del Brunello si era visto assegnare due importanti riconoscimenti internazionali, rispettivamente dall’associazione stampa estera in Italia e dai China Awards come “Eccellenza Italia”. Stavolta, però, la notizia è da cronaca nera, non solo per il fatto in sé, gravissimo, ma per le possibili ricadute negative di immagine e forse economiche di un intero territorio. E che territorio!

COLPITO IL MARCHIO STORICO CASE BASSE – L’atto vandalico ha colpito una delle aziende storiche di nuova generazione del Brunello, Case Basse, di proprietà di Gianfranco Soldera, personaggio tra i più noti del mondo vitivinicolo di Montalcino.

SVUOTATE 10 BOTTI PER 626 ETTOLITRI DI VINO – L’introduzione forzata nottetempo in cantina e lo svuotamento di dieci botti per complessivi 626 ettolitri di vino, in pratica tutta la produzione in invecchiamento delle annate dal 2007 al 2012, per un danno calcolato tra i 5 e i 7 milioni di euro, ha azzerato anni di lavoro di Soldera. Vino che non è stato asportato, il che sarebbe stato anche complicato sotto l’aspetto logistico, bensì versato nelle fognature della cantina stessa, mentre il vino imbottigliato non è stato minimamente toccato. Eppure le bottiglie di Brunello Case Basse non sono a buon prezzo…

IL COMMENTO DEL PATRON GIANFRANCO SOLDERA – “È stato un gesto che non merita nessun aggettivo, tanta la gravità che si riverbera ben oltre i confini della nostra azienda”, ha detto Gianfranco Soldera, affranto più per il gesto in sé che per la pur grave perdita economica (l’assicurazione difficilmente coprirà l’intero ammontare del danno). “Il nostro pensiero e la nostra azione, in questo momento, sono dirette solo al futuro, perché nessuna intimidazione può fermare il lavoro e l’amore per questa terra”.

SOLIDARIETA’ DA ISTITUZIONI E PRODUTTORI – Attestazioni di solidarietà sono arrivate, oltre che dal presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci, dai produttori montalcinesi, dal sindaco Silvio Franceschelli, dall’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori e da tanti amici. Salvadori ha dichiarato che “un gesto come questo, tanto più in tempi di crisi, è davvero inqualificabile. Ci auguriamo che magistratura e forze dell’ordine facciano giustizia al più presto e che le aziende possano riprendere a lavorare in totale serenità e sicurezza”.

L’AZIENDA CASE BASSE – Acquistata nel 1972 da Soldera, trevigiano, e all’epoca broker assicurativo a Milano, Case Basse è un’azienda situata nella zona Sud di Montalcino di 23 ettari di cui 6,5 coltivati a vigneto per una produzione di appena 10 mila bottiglie all’anno. Da sempre sostenitore dei metodi tradizionali (niente acciaio in cantina ma vinificazione in tini di legno) e grazie all’attenta cura dei particolari in vigna e in cantina, Gianfranco Soldera ha saputo creare fin dai primi tempi un Brunello di grande qualità ricercatissimo tra gli amanti del buon vino. Chissà se gli autori introdottisi nella sua cantina avranno avuto un bicchiere per spillare un po’ di vino prima di gettarlo nelle fognature!

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© Riproduzione riservata - 05/12/2012

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