In Italia

In Italia

Marchesi de’ Frescobaldi: settecento anni in bottiglia

28 Maggio 2012 Roger Sesto
Annate storiche di vini mitici (15) : Toscana II parte. Poche aziende vinicole possono vantare oltre sette secoli di storia. Un raro esempio di attaccamento ai valori della tradizione che nel corso del tempo ha portato i Marchesi de’ Frescobaldi a essere identificati come uno dei simboli della toscanità e del legame con il territorio. I vini si caratterizzano per una spiccata eleganza e per una particolare attitudine all’invecchiamento, soprattutto quelli di Montalcino e della Rùfina, la cui etichetta-simbolo è il Mormoreto, proveniente dall’omonimo cru della tenuta del Castello di Nipozzano, che ha festeggiato da poco i 25 anni di produzione (la prima vendemmia fu la 1983). IL MORMORETO - Prodotto solo nelle migliori annate, è un nettare complesso, profondo e di grande finezza, che anche a distanza di anni mantiene un bagaglio aromatico dotato di freschezza ed eleganza. Si ottiene da uve di viti ultra trentennali di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, più un piccolo saldo di Petit Verdot. Non a caso il Mormoreto, più che riflettere il carattere varietale delle uve da cui deriva, esprime le caratteristiche e l’unicità del territorio. Difatti tra le mission di Frescobaldi vi è l’impiego di uve proprie e l’esaltazione del rapporto tra suolo e vite, a prescindere dai vitigni utilizzati, in modo da esaltare la tenuta, il cru, la terra di origine dei propri vini. LE ANNATE MIGLIORI - Ma quali sono le annate da ricordare in assoluto di questo fuoriclasse? «Senza dubbio le vendemmie che hanno fatto la storia del Mormoreto», spiega Tiziana Frescobaldi, «sono state la 1985, capace di generare un vino ancor’oggi di grande fascino e suadenza, dai tannini dolci e vellutati e dalla morbida speziatura; la 1999, annata a tratti sottovalutata ma per noi straordinaria; e la recente 2007, ovviamente ancora in divenire, ma già più che promettente». Chiediamo perché accantonare partite di questi grandi vini, piuttosto che vendere tutto e subito. Risponde: «Oltre che per degustazioni riservate agli operatori, teniamo a mantenere un archivio storico così da poter partecipare alle aste più prestigiose; inoltre  possiamo rifornire le carte dei vini dei più famosi ristoranti anche di vecchie annate e accontentare tutti i collezionisti più esigenti».

In Italia

Strategie per affrontare il presente: (2): la parola agli operatori intervenuti a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia, abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Con GA.RY Tedeschi esce dalla sua comfort zone

La Cantina della Valpolicella lancia sul mercato per la prima volta un […]

Leggi tutto

Il Lambrusco (ri)scommette sulla leggerezza

Dopo Matera e Parigi, il terzo World Lambrusco Day organizzato dal Consorzio […]

Leggi tutto

Un’alleanza “ribelle” nella galassia del Prosecco

Sono contestatori gentili, che hanno istituito un Comitato e organizzato un convegno […]

Leggi tutto

Strategie per affrontare il presente (1): le considerazioni di alcuni produttori a VinoVip al Forte

Durante la terza edizione del summit in Versilia abbiamo intervistato una decina […]

Leggi tutto

Nelle vigne della Tenuta Greppo si cambia tutto perché nulla cambi

Una giornata a tu per tu con il direttore tecnico Federico Radi […]

Leggi tutto

L’università del vino secondo il “premio Khail” Luigi Moio

Al professore dell’ateneo di Napoli e viticoltore in Irpinia quest’anno è andato […]

Leggi tutto

Tenuta Meraviglia, una ex cava ospita il nuovo investimento milionario di Alejandro Bulgheroni

Una cantina moderna e visionaria di 7.000 mq sul confine meridionale della […]

Leggi tutto

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati