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Il mondo dell’argilla è vitale (e Senza Filtro)

Il mondo dell’argilla è vitale (e Senza Filtro)

Quali sono le proprietà dell’argilla in agricoltura (biodinamica) e vinificazione (anfora)? Appunti e spunti dalla quarta edizione di Senza Filtro, con 40 produttori dall’Italia e dall’estero ospiti da Foradori.

Confronto, sinergie e spontaneità. Parte da questa constatazione il successo della quarta edizione di Senza Filtro, rassegna ospitata a fine maggio negli spazi della storica azienda Foradori, a Mezzolombardo, in Trentino, nel cuore del Campo Rotaliano. Preciso lo sprone: “Andiamo a fondo”. Che significa: approfondimenti sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino. Erano presenti una quarantina di interpreti di questo modo d’intendere la vitienologia, vignaioli in grado di coniugare semplicità e autorevolezza, proponendo vini diversi dallo standard della consuetudine sensoriale che accomuna il modo di bere in base a parametri codificati.

Nel suolo e in cantina

«Non è una questione stilistica, piuttosto uno stimolo culturale, per capire l’importanza dei modi di produzione, a partire dalla coltivazione delle piante», ribadisce Elisabetta Foradori, la patronne della rassegna, tra le prime a curare la vigna rispettando concezioni biodinamiche, educando una piccola schiera di vignaioli a mirare «alla bellezza della semplicità». Con riscontri assolutamente tangibili. Bastava lasciarsi trasportare dell’entusiasmo, dalla vitalità enoica che si avvertiva sostando ai banchi d’assaggio di “Senza Filtro”. Con una ulteriore precisazione: lo slogan nulla c’entra con la filtrazione del vino. Anzi, è si riferisce allo stimolo al confronto, ad aprirsi senza pregiudizi, a capire e scoprire qualcosa di nuovo… senza filtro

Un momento del walk-around tasting

Il fascino ancestrale dell’argilla

Ecco perché le degustazioni sono state integrate con seminari di studio sull’elemento cardine legato a questa tipologia di vini, l’argilla. «Impronta d’umanità, oro vivente della terra», sostiene Paolo Pistis, esperto di agronomia biodinamica, spiegando come l’argilla riesca a conservare il fascino ancestrale del mondo vegetale, in sintonia «con la luce solare e il mondo cosmico». Adriano Zago, enologo e consulente in agricoltura biodinamica, ha approfondito l’uso dei recipienti in argilla nella vinificazione, mentre Wolfgang Scheibe, docente di biodinamica e cultura steineriana, ha parlato della metamorfosi dei terreni coltivabili con pratiche rispettose della biodinamica.

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© Riproduzione riservata - 30/09/2019

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