In Italia In Italia Jessica Bordoni

Federica Fina racconta Marsala (e il suo vino)

Federica Fina racconta Marsala (e il suo vino)

Sorriso contagioso, modi gentili e grande affabilità sono le prime parole che vengono alla mente per descrivere Federica Fina, giovane produttrice siciliana dell’omonima azienda di Marsala.

Non ancora trentenne, Federica Fina si divide tra il suo ruolo in azienda, il baglio di Marsala che porta il cognome di famiglia, e l’attività di comunicazione e marketing per la delegazione delle Donne del Vino Sicilia.

L’impegno nelle Donne del Vino

«Per l’associazione gestisco i social network, raccontando per immagini le storie delle produttrici dell’isola e segnalando le manifestazioni e le degustazioni che organizziamo a livello regionale». Il marketing e la comunicazione sono il suo pallino sin da piccola. «Già durante gli anni delle medie mi ero messa in testa che sarei andata all’Università La Sapienza di Roma per studiare queste materie. E così è stato».

Federica Fina con una bottiglia di Kikè, il vino dolce a lei dedicato
Federica Fina con una bottiglia di Kikè, il vino dolce a lei dedicato

Con il padre e i fratelli nella Cantina di famiglia

Dopo la laurea, nel 2014 Federica parte per un intership a Londra dove resta sei mesi. Tornata nella sua Marsala, è pronta per affiancare gli uomini di famiglia in azienda: papà Bruno, enologo con una lunga esperienza all’Istituto regionale vini e oli di Sicilia, i fratelli Marco, 35 anni, direttore generale, e Sergio, 33, che segue il padre in cantina. «Io sono una specie di jolly, mi occupo di comunicazione, seguo gli eventi e l’enoturismo. Accolgo le persone che vengono a visitarci e le porto alla scoperta dei nostri vini, ma anche del territorio».

La bottiglia del Kikè

Kikè, il vino di Federica Fina, dolce e intenso

L’etichetta più importante della Cantine Fina si chiama Kikè ed è un omaggio di cui Federica va molto fiera: «È mio soprannome. È un Traminer aromatico con un piccolo saldo di Sauvignon blanc (10%) affinato in acciaio per esaltare la sua intensità aromatica».

L’articolo prosegue su Civiltà del bere 5/2019 . Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 30/10/2019

Leggi anche ...

Derthona Due.Zero, il vino bianco composito, longevo e sempre più ambito
In Italia
Derthona Due.Zero, il vino bianco composito, longevo e sempre più ambito

Leggi tutto

50 di storia del vino: come sono cambiate le operazioni in cantina
In Italia
50 di storia del vino: come sono cambiate le operazioni in cantina

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: la Fontina, regina incontrastata del tagliere valdostano
In Italia
Formaggi d’Italia: la Fontina, regina incontrastata del tagliere valdostano

Leggi tutto