
Conegliano Valdobbiadene: tutte le vittorie del Prosecco Docg

Il riconoscimento dell’Unesco arriva in concomitanza con i festeggiamenti per i 50 anni della denominazione. A Vinitaly il Consorzio ha presentato i dati economici sulla produzione 2018, che attestano la costante crescita in volume e in valore
1969-2019: è già passato mezzo secolo dalla nascita del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Per i 50 anni della denominazione trevigiana, il regalo più bello è arrivato dall’Unesco, che lo scorso 7 luglio ha ufficialmente dichiarato le colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio mondiale dell’umanità. È il 55° sito italiano a fregiarsi del titolo e 10° a livello internazionale iscritto come “paesaggio culturale”. La stessa sorte già toccata ad altri distretti vinicoli di fama, quali la Champagne, la Borgogna e, nel nostro Paese, le Langhe, il Roero e il Monferrato.
La soddisfazione del Consorzio
«Questo traguardo», spiega Innocente Nardi, presidente del Consorzio, «è il frutto di un iter durato 10 anni, che è stato portato a termine grazie al coordinamento del governatore della Regione Veneto Luca Zaia, al lavoro dei ministeri competenti e all’impegno del comitato scientifico presieduto da Mauro Agnoletti».
Ma più che un punto di arrivo, per il Consorzio si tratta di un punto di partenza o meglio di ripartenza, che si inserisce all’interno di un progressivo percorso di crescita e consolidamento economico del territorio, attestandone simbolicamente anche la svolta sul fronte della sostenibilità ambientale e sociale.
–

–
I dati del Conegliano Valdobbiadene del 2018
Durante il Vinitaly, negli spazi della Regione Veneto, sono stati presentati i dati economici della denominazione per l’anno 2018. L’analisi, curata dal Cirve fa riferimento alla produzione della vendemmia 2017, che molti ricorderanno per il caldo anomalo e i volumi decisamente contenuti. Tale contrazione sul piano quantitativo ha influito sull’aumento del prezzo dell’uva e naturalmente sull’offerta complessiva di vino. La produzione ha subito una lieve diminuzione sul 2016 (vicina al -1%), compensata però dalla netta crescita in valore (+3,8%). L’equilibrio produttivo è stato trovato destinando una quota inferiore di vino alle versioni fermo e frizzante in favore della tipologia Rive (+27,9% a volume e +43,8% a valore sull’anno precedente) e Superiore di Cartizze (+2,7% e +9,3%), mentre rimane sostanzialmente stabile la produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore (-0% e -0,7%).
Tag: Consorzio Conegliano Valdobbiadene Docg, Innocente Nardi, Patrimonio UnescoL’articolo prosegue su Civiltà del bere 4/2019 . Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com
© Riproduzione riservata - 01/09/2019
Leggi anche ...


Corvina Manifesto, identità territoriale al centro dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino


Nel 2026 si berrà sempre più vino nel mondo. Si aprono nuove prospettive per la distribuzione italiana
