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Come funziona il concorso TWS BIWA 2016

Come funziona il concorso TWS BIWA 2016

È l’anno della Toscana ai Best Italian Wine Awards. La lista 2016 dei 50 migliori vini d’Italia secondo Luca Gardini e Andrea Grignaffini incorona un Brunello al vertice della classifica, il Cerretalto 2010 di Casanova di Neri, che insieme al bianco Fiorduva 2014 di Marisa Cuomo (al secondo posto) condivide il podio con il più celebre toscano al mondo, il Sassicaia annata 2013. Dal quinto posto in poi la classifica alterna campioni toscani, di Langa e una serie di “outsider” spesso altrettanto celebri (vedi Turriga di Argiolas, Vintage Tunina di Jermann, Palazzo Lana di Guido Berlucchi).

L’avete letta? Che cosa ne pensate? Siate d’accordo o meno, dobbiamo ammettere che identificare i 50 (solo 50!) top wines d’Italia non è cosa semplice. Abbiamo chiesto a Luca Gardini di portarci dietro le quinte dei TWS BIWA 2016. Ecco come funzionano i Best Italian Wine Awards.

I giudici TWS BIWA 2016

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Luca Gardini con i vincitori del concorso

Partiamo dalla giuria, che quest’anno si è aperta a nuovi, importanti contributi internazionali: Kenichi Ohashi, primo Master of Wine giapponese, e la scrittrice spagnola Amaya Cervera hanno affiancato per la prima volta Tim Atkin MW e Christy Canterbury MW. Dall’Italia, con Daniele Cernilli “Doctor Wine”, il critico Antonio Paolini e Pier Bergonzi (vicedirettore de La Gazzetta), anche le new entry Luciano Ferraro (caporedattore del Corriere della Sera) e il giornalista Marco Tonelli.

Chi sceglie i vini concorrenti

Insieme al noto sommelier Luca Gardini e al critico Andrea Grignaffini, ideatori dei BIWA, il team dei giurati è partito dalle esperienze vissute e incamerate durante l’anno tra degustazioni, Anteprime e visite in cantina, stilando un personale elenco di assaggi particolarmente meritevoli. «Si parte da qui, confrontando le liste di ciascun degustatore» ci racconta Luca Gardini. Le etichette in gara (quasi 400 quest’anno) selezionate con questo metodo vengono richieste direttamente ai produttori. Il giudizio dei giurati è quindi determinante anche nella selezione della “base”, del parterre di vini in gara da cui emergeranno i Best Italian Wines.

Il voto e la classifica finale

La valutazione dei campioni si svolge rigorosamente in forma anonima. «A luglio abbiamo degustato alla cieca tutti i vini una prima volta. Il lavoro del comitato tecnico dei giudici è durato tre intense giornate, una sessione dopo l’altra. Sommando i giudizi attribuiti alle etichette si ottiene una prima classifica, e i primi 20 vengono poi riassaggiati, per stabilirne il punteggio definitivo», spiega Gardini.

Il magico potere dell’annata

Ma torniamo alla classifica 2016, che quest’anno premia la produzione toscana (Brunello in primis). «La scorsa edizione ha visto il successo del Barolo, prima ancora è stata la volta dell’Amarone, che quest’anno neanche compare fra i top 50. L’annata giusta conta tantissimo», tiene a precisare Gardini.

TWS BIWA 2016: new entry notevoli

Tra le diverse new entry, il miglior sommelier segnala alcune vere sorprese: «Mi ha colpito molto il Barolo di Giovanni Rosso (22°), un’etichetta di estrema personalità, in grado di interpretare il territorio con grande finezza e pulizia», insieme alla Malvasia di Skerk (13°) e il Saia di Feudo Maccari (4°), «un Nero d’Avola strepitoso». Interessante notare come nel circolo dei 50 ci sia spazio anche per autoctoni meno noti (uno su tutti, il Fiorduva di Marisa Cuomo al secondo posto) o meno nobili (il Lambrusco di Zucchi, 50°) e territori minori, come la Romagna e i Colli Piacentini. «Questa selezione dimostra che esiste ormai un alto livello di qualità diffuso in tutto il Paese, da nord a sud», conclude Luca Gardini.

La top 50 dei Best Italian Wine Awards

La lista dei TWS BIWA 2016 – quest’anno include nel nome lo sponsor, The Winesider – è stata presentata ufficialmente lunedì sera alla Fondazione Cariplo di Milano (ma anticipata venerdì 16 settembre sul Corriere da Luciano Ferraro). Ecco la top 50:

 

1 Casanova di Neri – Cerretalto, Brunello di Montalcino Docg 2010

2 Marisa Cuomo – Fiorduva Furore Bianco, Costa d’Amalfi Doc 2014

3 Tenuta San Guido – Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 2013

4 Feudo Maccari – Saia, Nero d’Avola, Sicilia Doc 2014

5 Ciacci Piccolomini d’Aragona – Pianrosso Santa Caterina d’Oro, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010

6 G.B. Burlotto – Monvigliero, Barolo Docg 2012

7 Damijan Podversic – Kaplja, Bianco Venezia Giulia Igt 2012

8 Duemani – Duemani, Costa Toscana Igp 2013

9 Marco De Bartoli – Vecchio Samperi Solera

10 Terlano – Terlaner I Grande Cuvée, Alto Adige Terlano Doc 2013

11 Alberto Lusignani – Vin Santo di Vigoleno, Colli Piacentini Doc 2006

12 Elvio Cogno – Vigna Elena, Barolo Riserva Docg 2010

13 Skerk – Malvasia Venezia Giulia Igp 2013

14 Fattoria Zerbina – Scaccomatto, Albana di Romagna Passito, Docg 2013

15 Podere Le Ripi – Lupi e Sirene, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2011

16 Argiolas – Turriga, Isola dei Nuraghi Igt 2012

17 Ca’ del Baio – Riesling Langhe Doc 2014

18 Mascarello e Figlio – Monprivato, Barolo Docg 2011

19 Sobrero – Pernanno, Barolo Riserva Docg 2010

20 Biondi Santi, Tenuta Greppo  – Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010

21 Castellare di Castellina – I Sodi di San Niccolò, Toscana Igt 2012

22 Giovanni Rosso – Ester Canale Rosso Poderi Vigna Rionda, Barolo Docg 2012

23 Zidarich – Kamen Pietra, Vitovska Venezia Giulia Igp 2014

24 Gravner – Bianco Breg, Venezia Giulia Igt 2008

25 Le Potazzine – Brunello di Montalcino Docg 2012

26 Uberti – Quinque, Franciacorta Extra Brut Docg 2007

27 Guido Berlucchi – Palazzo Lana Extreme, Franciacorta Extra Brut Riserva Docg 2007

28 La Scolca – La Scolca D’Antan, Gavi dei Gavi Docg 2005

29 Jermann – Vintage Tunina

30 Ca’ del Bosco – Vintage Collection Dosage Zéro Noir, Franciacorta Docg 2006

31 Le Ragnaie – Vecchie Vigne, Brunello di Montalcino Docg 2011

32 Massolino – Vigna Rionda Vigna Rionda Riserva, Barolo Riserva Docg 2010

33 Mocali di Ciacci Tiziano –  Vigna delle Radunate, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010

34 Il Poggione – Vigna Paganelli, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2010

35 Fratelli Bucci – Villa Bucci, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg 2013

36 Torre dei Beati – Bianchi Grilli, Pecorino d’Abruzzo Doc 2014

37 Franz Haas – Manna, Vigneti delle Dolomiti Bianco Igt 2014

38 Livio Felluga – Terre Alte, Rosazzo Docg 2013

39 Conte Emo Capodilista – Cuore di Donna Daria, bianco da tavola passito

40 Tramin – Terminum, Alto Adige Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Doc 2013

41 Canalicchio di Sopra – Brunello di Montalcino Docg 2011

42 Siro Pacenti – Pelagrilli, Brunello di Montalcino Docg 2011

43 Roagna – Pajè Vecchie Viti, Barbaresco Docg 2010

44 Giovanni Sordo – Perno, Barolo Docg 2012

45 Bussia Soprana – Vigna Colonnello, Barolo Riserva Docg 2009

46 Fontodi – Flaccianello della Pieve Colli Toscana Centrale Igt 2012

47 Valentini – Montepulciano Doc 2012

49 I Clivi – Clivi Brazan, Collio Doc 2014

49 Benito Ferrara – Vigna Cicogna, Greco di Tufo Docg 2015

50 Zucchi – Rito, Lambrusco di Sorbara Dop 2015

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© Riproduzione riservata - 24/09/2016

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