Asti non fa parte della Docg Asti. Lo ha deciso il Tar
Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha deciso l’esclusione del comune di Asti dalla zona a Docg Asti riconosciuta dal disciplinare di produzione. La sentenza della settimana scorsa annulla così il Decreto ministeriale (De Castro) del 16 maggio 2012 che aveva incluso nell’area Docg Asti poco meno di 30 ettari nel territorio del comune di Asti, tra cui i vigneti appartenenti all’azienda Castello del Poggio di proprietà della famiglia Zonin. Contro tale decreto avevano fatto ricorso le Associazioni Comuni del Moscato, Muscatellum, Produttori Moscato d’Asti Associati e Coldiretti.
RIPRISTINATO IL D.M. 21 NOVEMBRE 2011 – Il Tar dichiara inoltre la cessata materia del contendere con riferimento al procedimento originato dal ricorso di Zonin contro il Decreto ministeriale del 21 novembre 2011 che non includeva nella Docg il territorio del comune di Asti e i terreni di Castello del Poggio. Per effetto di tali decisioni, il disciplinare di produzione della Docg Asti come regolato dal D.M. 21.11.2011 torna in vigore e viene revocata l’iscrizione dei terreni di Castello del Poggio sullo schedario vitivinicolo regionale.
GLI AVVOCATI DEI RICORRENTI – Gli avvocati che hanno assistito le parti ricorrenti sono stati: per Muscatellum, Comuni del Moscato e Coldiretti, gli avvocati Lodovico Isolabella, Luigi Isolabella, Nicola Pietrantoni, del Foro di Milano, e Roberto Colagrande, del Foro dell’Aquila; per Produttori Moscato d’Asti Associati, gli avvocati Antonio Papi Rossi, Edoardo Gambaro, Claudio Sironi, del Foro di Milano, e Andrea Manzi, del Foro di Roma.
IL CONSIGLIO DI STATO – Ora la famiglia Zonin avrà due mesi di tempo per presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.
Sul sito www.associazionecomunidelmoscato.it è possibile scaricare il testo completo della sentenza.
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